La donna si era recata in visita alla tomba del marito quando è stata aggredita dall’ex compagno della figlia e da un complice.
Roma – E’ stata aggredita nel cimitero di Anzio, rapinata e poi lasciata in terra priva di sensi, imbavagliata con del nastro adesivo. A scoprire il corpo esanime della donna, una 76enne del posto, è stata una passate che, a sua volta in visita al camposanto, ha notato la sagoma sul pavimento di una cappella chiusa da una porta a vetri, dando subito l’allarme.
La donna, che stava ormai quasi soffocando, è stata soccorsa dalla polizia e dai sanitari del 118. Trasportata in ospedale, è giunta in stato confusionale e non ricordava quanto le era accaduto. A chiarirlo sono stati i poliziotti della IV Sezione della Mobile di Roma e del Commissariato di Anzio-Nettuno, che hanno ricostruito l’aggressione e arrestato i due responsabili.
L’anziana, che si era recata al cimitero per visitare la tomba del defunto marito, era stata aggredita all’improvviso e con violenza, rapinata della borsa, di alcuni gioielli e delle chiavi della propria autovettura, che non era stata rinvenuta nei parcheggi del camposanto. Date le modalità dell’accaduto, i poliziotti hanno indagato concentrandosi sulle conoscenze della vittima.
Nel mirino è finito, in particolare, l’ex compagno della figlia che, due mesi prima, era stato allontanato dalla casa familiare con divieto di avvicinamento a quest’ ultima, con provvedimento cautelare disposto dal GIP del Tribunale di Velletri, per l’ipotesi di reato di maltrattamenti in famiglia. L’uomo, già nella fase di preparazione dell’aggressione, avrebbe operato con un complice, organizzando ai danni dell’anziana donna un vero e proprio agguato che, per le modalità con cui è avvenuto, poteva anche causare la morte della donna. Una tragedia per fortuna scongiurata. I due uomini sono stati arrestati.