Anziana morta in casa a Milano, arrestato il figlio: tradito da un bonifico

Non una caduta, ma un omicidio quello di Stefanina Riva, 75 anni. Pietro Federico Crotti arrestato per soffocamento: il video macabro e la confessione in auto.

Milano – Quella che sembrava una tragica fatalità domestica si è trasformata in un caso di omicidio volontario. Stefanina Riva, 75 anni, è stata trovata morta nella sua abitazione in via Wildt, zona Lambrate, nella notte tra il 12 e il 13 gennaio 2025. Inizialmente si era ipotizzata una caduta accidentale, ma l’autopsia ha svelato una verità agghiacciante: la donna è stata soffocata. Il figlio, Pietro Federico Crotti, 48 anni, è stato arrestato dalla Squadra Mobile con l’accusa di omicidio aggravato e maltrattamenti. Alla base del delitto, un movente economico: un bonifico da 30mila euro prelevato dal conto della madre dopo la sua morte.

Secondo la ricostruzione degli inquirenti, la notte tra il 12 e il 13 gennaio Crotti, consulente libero professionista, ha contattato il 118 poco prima delle 3, segnalando che la madre “stava male”. Stefanina Riva, affetta da gravi problemi di salute e sotto terapia farmacologica, giaceva riversa a terra quando i soccorsi sono arrivati. Presentava ferite vistose, compatibili con una caduta. L’uomo ha dichiarato di essere stato al computer con le cuffie mentre la madre cadeva, sostenendo di non averla potuta aiutare. Ma qualcosa non tornava.

Gli investigatori della Squadra Mobile hanno subito notato incongruenze. L’autopsia, disposta nei giorni successivi, ha stabilito che la causa della morte non era una caduta, ma il soffocamento. Parallelamente, le indagini bancarie hanno rivelato che, dopo il decesso, Crotti aveva trasferito 30mila euro dal conto della madre al proprio, prelevandoli in contanti il giorno successivo. I tempi della chiamata al 118, inoltre, non coincidevano con la versione dell’uomo, sollevando i primi sospetti sulla sua ricostruzione.

Un elemento cruciale è emerso dall’analisi del cellulare di Crotti. Prima di allertare i soccorsi, l’uomo ha scattato foto e girato video del corpo della madre, già morta, accompagnandoli con frasi di finto affetto: “Mamma ha sbattuto la testa, avevo le cuffie e non l’ho sentita”. Le immagini, datate intorno alle 00.32 del 13 gennaio, dimostrano che Stefanina era deceduta ore prima della chiamata al 118. Secondo l’ordinanza di custodia cautelare firmata dalla gip Fiammetta Modica, questi elementi configurano un tentativo di costruirsi un alibi. La pm ha chiesto e ottenuto la custodia in carcere per omicidio volontario aggravato dalla premeditazione, motivi abietti e futili, oltre che per maltrattamenti.

Dalle indagini è emerso un quadro inquietante. Crotti, con problemi di droga e alcol da anni, aveva precedenti per maltrattamenti alla ex moglie e ricoveri in reparti psichiatrici per abuso di sostanze. Un video del 28 dicembre 2024, trovato sul suo telefono, lo mostra intento a giustificare una possibile morte della madre, citando i suoi farmaci. Per la gip, un segnale “allarmante” di premeditazione. Inoltre, il 18 novembre 2024, Crotti aveva incassato una polizza vita intestata alla madre, un ulteriore tassello nel movente economico.

Agli atti sono finite intercettazioni ambientali in cui Crotti, parlando da solo in auto, sembra confessare lo strangolamento: frasi frammentarie che gli inquirenti ritengono un’ammissione implicita. Convocato per un interrogatorio a febbraio 2025, dopo l’emergere di questi elementi, l’uomo si è avvalso della facoltà di non rispondere. L’ipotesi è che abbia strangolato la madre a mani nude, anche se l’autopsia definitiva è ancora in corso.

Crotti viveva con la madre da quando, dopo la separazione dalla moglie, si era trovato in difficoltà economiche, gravato dagli obblighi di mantenimento dei figli. Le liti in casa non erano una novità: le forze dell’ordine erano già intervenute in passato per episodi di violenza. Il riscatto della polizza e il bonifico da 30mila euro suggeriscono che l’uomo vedesse nei beni della madre una via d’uscita dai suoi problemi finanziari.

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