Antonio Tajani rilancia, lo spazio al centro è di FI: “Obiettivo 20 per cento”.

Il leader vuole tornare a dominare nella coalizione di centrodestra: “Forza Italia è cresciuta alla faccia degli uccellacci del malaugurio”.

Roma – Il nuovo corso di Forza Italia è tracciato. Che sia l’effetto del “pungolo” dell’ad di Mediaset
per un partito che sia “di sfida” e non solo di “resistenza”, che sia il pranzo condiviso con lo stesso Pier Silvio Berlusconi, la sorella Marina e Gianni Letta, alla prima occasione utile Antonio Tajani indica un’orizzonte molto chiaro e lo fa con rinnovata fermezza: “Lo spazio al centro è riservato a noi”. Il leader azzurro parla nel corso dell’evento giovanile “Anuman2024”, a Tolfa, e pronuncia un discorso che sa proprio di sfida. La sfida politica di FI che alle prossime politiche vuole doppiare se stessa arrivando al 20%, ma anche una sfida più personale verso chi, magari, vorrebbe mettere in discussione la sua leadership.

“Io non sono abituato a frasi roboanti – scandisce Tajani -, ma se fisso un obiettivo lo raggiungo”. Il segretario di Forza Italia, forte di un’indubbia vittoria alle europee, cita un “un sondaggio fatto dopo il voto secondo cui FI è l’unica forza del centrodestra che cresce. Per gli italiani abbiamo imboccato la strada giusta” e “stiamo perseguendo l’obiettivo di allargare i nostri consensi”. Il mantra, da oggi in poi, è coinvolgere il maggior numero di cittadini nel progetto forzista: di qui le numerose iniziative politiche già programmate dopo la pausa estiva, prima tra tutte l’avvio della stagione dei congressi locali.

I leader del centrodestra

La spinta al rinnovamento che sarebbe arrivata da Marina e Pier Silvio si ritrova nel ripetuto riferimento ai giovani, a cui sarà dedicato un “grande evento a inizio settembre a Bellaria, vicino Rimini”, annuncia Tajani. “Il nostro elettorato si sta ringiovanendo sempre più – afferma – Non c’è solo il pensionato affascinato dal personaggio di Berlusconi, ma un crescente numero di persone giovani che si appassionano al nostro progetto. Io domani andrò in pensione e loro faranno i dirigenti. Quello che conta sono le idee che devono continuare ad andare avanti”.

Poi c’è la partita interna al centrodestra in cui FI intende pesare sempre di più: “Le elezioni francesi lo hanno dimostrato, una destra può essere forte o fortissima ma senza il centro non vince mai”, il messaggio inviato agli alleati. “Renzi, dopo l’abbraccio con Schlein, vuole andare con la sinistra. Allora il centro era finto – sferza il segretario -. Noi stiamo sempre là, gli altri mi sembrano più progetti personalistici. Se l’ipotetico terzo polo non è riuscito a superare lo sbarramento vuol dire che lo spazio al centro è riservato a noi. Lo abbiamo già occupato? No, bisogna lavorare e tanto”. E nel partito c’è chi si schiera a sua difesa per blindarlo.

Forza Italia alle europee ha raggiunto il 10% e quindi è cresciuta, alla faccia degli uccellaci del malaugurio che, dopo la venuta meno del nostro amatissimo presidente Berlusconi, ritenevano che ci saremmo liquefatti. – afferma il presidente dei deputati Paolo Barelli – Se c’è qualcuno che dice che c’è bisogno di crescita si è perso qualche capitolo”. La crescita “già c’è”. Un’uscita che, nei contenuti, sembra replicare proprio a Pier Silvio Berlusconi. 

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