Anno giudiziario a Milano: sit-in dei magistrati in toga e con cartelli in mano

L’appuntamento è per le 9 di mattina sullo scalinata di corso di Porta Vittoria: tutti “compatti” con addosso una coccarda appuntata.

Milano – Tutti “compatti” con addosso la toga, con una coccarda appuntata e cartelli in mano. Sit-in dei magistrati milanesi davanti all’ingresso principale del Palazzo di Giustizia del capoluogo lombardo prima dell’inizio della cerimonia per l’inaugurazione dell’Anno giudiziario, prevista per domani 25 gennaio. E’ una delle forme di protesta annunciate dall’Anm locale contro la riforma costituzionale che prevede la separazione delle carriere tra giudici e pm. L’appuntamento è per le 9 di mattina sulla scalinata di corso di Porta Vittoria.

Dopo il presidio, che durerà circa mezz’ora e terminerà per consentire di ascoltare le relazioni che verranno lette dai vertici della magistratura milanese nell’aula magna, ci sarà un secondo momento di protesta, quando interverrà il rappresentante del ministero della Giustizia. I magistrati, sempre indossando la toga e la coccarda tricolore, oltre che tenendo la Costituzione in mano, lasceranno l’aula magna per rientrarvi al
termine della sua relazione
in modo da poter partecipare al resto della cerimonia. Infine, il presidente della Giunta dell’Anm milanese leggerà un documento che sarà uguale in tutta Italia.

Il sit-in dei magistrati

Ci sarà anche il presidente del Senato Ignazio La Russa, oltre al presidente della Regione Lombardia Attilio
Fontana
e al sindaco di Milano Giuseppe Sala, all’apertura dell’anno giudiziario milanese di domani, sabato 25 gennaio, che, come in tutta Italia, vedrà i magistrati protestare contro le riforme costituzionali “che mettono a rischio autonomia e indipendenza”. A Milano a prendere la parola come rappresentante dell’esecutivo sarà Monica Sarti, capo dell’ispettorato generale del ministero della Giustizia. In rappresentanza del Csm, invece, ci sarà il consigliere Dario Scaletta.

L’auspicio degli organizzatori della protesta, la sezione milanese dell’Anm, è di avere “una massiccia partecipazione di tutte le colleghe e di tutti i colleghi: si tratta di un momento davvero importante, più di tanti altri, nel quale è fondamentale che la magistratura, tutta, si mostri unita e compatta anche agli occhi della cittadinanza, per far comprendere appieno le ragioni della nostra protesta. Se mai le riforme dovessero essere approvate, potremo almeno dire di aver cercato di opporci anziché restare inermi e lamentarci – inutilmente – a cose fatte”.

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