Richiesta della giunta dell’associazione delle toghe: “Serve informazione ufficiale per consentire a Corti di appello di superare difficoltà”.
Roma – La giunta esecutiva centrale dell’Associazione nazionale magistrati chiede chiarimenti al ministero della Giustizia sulla scadenza della smart card di giudici e amministrativi. “Venerdì scorso, 6 dicembre, i dirigenti delle Corti di appello – si legge nella nota – hanno ricevuto una mail da un ufficio ministeriale con la comunicazione che ‘a causa di una direttiva vincolante europea, i certificati di firma sulle CMG emesse prima di gennaio 2024 verranno revocati da autorità a partire dal primo gennaio 2025’, e con l’invito a dare ‘priorità al personale di magistratura ai funzionari delegati poiché maggiormente influenzati dal provvedimento’. Successivamente, con una nota affidata ai giornali, il ministero della Giustizia ha assicurato che le attività del processo civile telematico non subiranno alcuna interruzione di servizio e che la mail inviata agli uffici amministrativi delle Corti di appello aveva solo una “funzione cautelativa”.
Allo stato, “nessuna comunicazione ufficiale è pervenuta agli uffici giudiziari da parte del ministero e si rincorrono voci su una possibile proroga dei certificati delle card, subito dopo smentite da altre. Per
evitare ulteriori disservizi, dovuti anche alla mancata comunicazione delle iniziative effettivamente intraprese dal ministero, – prosegue l’Anm – si evidenzia la necessità che sia resa al più presto dal ministero della Giustizia una informazione ufficiale, in modo da consentire alle Corti di appello di ovviare nel migliore
dei modi alle difficoltà causate dalla necessità di organizzare, in meno di venti giorni, la sostituzione di un numero elevatissimo di smart card”, conclude la nota.