La lunga battaglia di un padre padovano per riabbracciare la bambina, ora adolescente, sottratta dalla madre nel 2011, culmina con un intervento della polizia a Mezotur.
Padova – Dopo quasi tredici anni di ricerche incessanti, Andrea Tonello, agente di commercio di Padova, ha finalmente ottenuto un primo passo verso il ricongiungimento con la figlia Chantal, sottratta dalla madre quando aveva appena 14 mesi e portata in Ungheria. La donna, che aveva fatto perdere le sue tracce, è stata fermata il 12 giugno 2025 a Mezotur, in Ungheria, grazie a un’operazione congiunta tra la polizia italiana e quella ungherese. La vicenda si è risolta con l’esecuzione di un mandato di arresto europeo emesso dalla Procura di Venezia. Chantal, ora tredicenne, è stata temporaneamente affidata alla nonna materna, con l’obbligo di garantire incontri con il padre.
Chantal, una sottrazione pianificata
La battaglia di Andrea Tonello inizia nel 2011, quando la sua ex compagna, di nazionalità ungherese, manifesta il desiderio di trascorrere il Natale con la figlia Chantal, allora di tre mesi, a casa della madre in Ungheria. Tonello, fiducioso, acconsente. Tuttavia, quando decide di raggiungerle per festeggiare il Capodanno insieme, riceve un duro rifiuto: “Non venire, nessuno ti aprirà la porta”. quel viaggio mai iniziato segnò l’inizio di un “disegno preordinato” per sottrargli la figlia.
Nei mesi successivi, Tonello riesce a vedere Chantal solo cinque volte, sempre sotto la supervisione dei servizi sociali ungheresi. Nonostante abbia ottenuto l’affidamento esclusivo della figlia da un tribunale italiano e un mandato di cattura internazionale per sottrazione di minore contro la madre, ogni tentativo di riportare Chantal in Italia fallisce. “Per due volte ci siamo presentati a casa della madre con il provvedimento di rimpatrio, ma non le abbiamo mai trovate”, dichiarava Tonello nel 2014, descrivendo la frustrazione di una battaglia legale e personale senza sosta.
La voce di un padre: sito web e social media
Determinato a non arrendersi, Tonello ha trasformato il suo dolore in una campagna pubblica per ritrovare Chantal. Ha creato il sito www.missingchantal.it, dove ha documentato le tappe della vicenda, e una pagina Facebook, dove condivideva foto e messaggi per la figlia. Il 15 settembre 2024, in occasione del compleanno di Chantal, scriveva: “Auguri principessa Chantal, ancora un compleanno senza noi, ancora tanta voglia di sapere come sei, come stai, come vivi. Ti abbiamo desiderata e cercata in due, poi sei diventata solo di una, senza se e senza ma, e credimi senza un perché!”. Questi post, carichi di amore e speranza, hanno tenuto viva l’attenzione sul caso, attirando il sostegno di migliaia di persone.

La vicenda di Tonello è stata raccontata anche da programmi televisivi italiani, come Chi l’ha visto?, che hanno amplificato la sua richiesta di giustizia. La sua perseveranza, unita alla visibilità mediatica, ha contribuito a mantenere alta la pressione sulle autorità per continuare le indagini.
L’operazione di Mezotur: un successo internazionale
Il 12 giugno la svolta. Grazie alla collaborazione tra la Squadra Mobile italiana, il Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia e le autorità ungheresi, coordinate dall’esperto per la sicurezza a Budapest e con il supporto dell’ufficio di sicurezza in Romania, la madre di Chantal viene localizzata a Mezotur, una cittadina ungherese. La donna, colpita da un mandato di arresto europeo emesso il 4 agosto 2023 dalla Procura di Venezia per sottrazione e trattenimento di minore all’estero, viene fermata. Chantal, ormai tredicenne, viene rintracciata insieme a lei.
Un comunicato della polizia italiana descrive l’operazione come il risultato di “una continua attività info-investigativa” che ha permesso di individuare la madre e la figlia dopo anni di latitanza. Le autorità ungheresi hanno deciso di affidare temporaneamente Chantal alla nonna materna, stabilendo però l’obbligo di facilitare gli incontri con il padre, un primo passo verso il possibile ricongiungimento.
Il futuro di Chantal e Andrea
La conclusione di questa lunga vicenda rappresenta una vittoria per Andrea Tonello, ma anche una nuova sfida. Dopo tredici anni di separazione, il ricongiungimento con una figlia ormai adolescente richiederà tempo, pazienza e il supporto delle istituzioni. L’affidamento temporaneo alla nonna materna, deciso dalle autorità ungheresi, garantisce stabilità a Chantal mentre si definiscono i prossimi passi legali, ma il desiderio di Tonello è chiaro: riportare la figlia in Italia e ricostruire il loro legame.
La storia di Tonello è un esempio di resilienza e determinazione, ma anche un monito sulle complessità dei casi di sottrazione internazionale di minori. Secondo dati del Ministero degli Affari Esteri italiano, ogni anno decine di bambini vengono sottratti da un genitore e portati all’estero, spesso in violazione di accordi internazionali come la Convenzione dell’Aja del 1980. La collaborazione tra forze di polizia e autorità giudiziarie, come dimostrato in questo caso, è fondamentale per risolvere queste situazioni.