Alta tensione a Casal del Marmo: detenuti appiccano incendio, 2 agenti intossicati

Materassi e coperte dati alle fiamme nel corridoio. A denunciare l’episodio Maurizio Somma, segretario per il Lazio del Sappe.

Roma – Alta tensione, in queste ore, nell’Istituto penale per Minorenni di Roma, a Casal del Marmo, a conferma della situazione fuori controllo che il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria denuncia ormai da moltissimo tempo. Maurizio Somma, segretario per il Lazio del Sappe segnala “un incendio alla palazzina 252 piano terra; alcuni detenuti hanno incendiato nel corridoio materassi e coperte e due poliziotti sono rimasti intossicati. Sono arrivati di supporto anche un camion dei vigili del fuoco, un’ambulanza ed una pattuglia della Polizia di Stato”.

Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, esprime vicinanza ai poliziotti di Casal del Marmo. “È vero: sono inaccettabili anche le condizioni di lavoro del personale di Polizia penitenziaria, – afferma – impegnato H24 nelle sezioni detentive e i cui appartenenti sono sempre più vittime di aggressioni e atti violenti dalla parte minoritaria della popolazione detenuta più refrattaria a rispettare l’ordine e la sicurezza anche durante la carcerazione. Ma nei nostri istituti di pena, anche per minori, si può e si deve potere respirare un’aria diversa da quella che li ha condotti alla illegalità e al crimine. Noi siamo pronti a dare il nostro contributo”.

Secondo il Sappe una soluzione al problema può essere rappresentata da un sistema penitenziario “a tre gradini”: il primo, per i reati meno gravi, caratterizzato da pene alternative al carcere. Il secondo, per pene superiori ai tre anni, in istituti “molto meno affollati per lo sgravio conseguente all’operatività del primo livello e per una notevole riduzione dell’utilizzo della custodia cautelare”. Il terzo livello, infine, è quello della massima sicurezza, “in cui il contenimento in carcere è l’obiettivo prioritario”.

A raccontare cosa è accaduto nelle ultime ore anche una nota della Fns Cisl Lazio. “Apprendiamo che sono dovuti intervenire i vigili del fuoco” all’Istituto penale minorile Casal del Marmo di Roma, “poiché alcuni detenuti hanno incendiato la parte inferiore della palazzina giovani adulti nelle vicinanze del corridoio. È stata inizialmente evacuata la palazzina e, dopo averla messa in sicurezza, è stata ripristinata la normalità da parte del personale. Non risultano feriti. I minori ristretti a Casal del Marmo attualmente presenti sono 62 a fronte di una capienza massima di 57 posti. Si registrano presso tale sede detenuti con problemi psichiatrici e con problemi disciplinari, questi ultimi per eventi critici noti alla cronaca nazionale e non appartenenti al distretto del Lazio. Per la Fns Cisl Lazio – conclude la nota – è preoccupante tale escalation e per questo occorrono rinforzi immediati, non bastano le unità attuali. Servono interventi urgenti”.

Nel penitenziario romano la situazione è davvero critica. Il sottosegretario alla Giustizia, Andrea Ostellari, ha raccontato pochi giorni fa dell’ennesimo episodio che si è registrato nel carcere minorile di Casal del Marmo, a Roma: “150 grammi di hashish, 2 telefoni cellulari e armi improprie. Tanto hanno rinvenuto gli agenti di Polizia Penitenziaria che hanno effettuato una perquisizione straordinaria presso l’Ipm romano. La maxi operazione – ha fatto notare – è stata possibile grazie a un’efficace collaborazione tra il Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità, il Provveditorato Regionale alle carceri, il Direttore e il Comandante dell’Istituto e oltre 60 agenti”.

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