Esonda il Bisenzio in Toscana: 5 morti e vari dispersi anche in Veneto. Allarme a Firenze per la piena dell’Arno.
Roma – Tre morti e quattro dispersi in Toscana, due in Veneto, fiumi straripati in molte Regioni: è di nuovo disastro a seguito della violentissima ondata di maltempo che in questi giorni sta flagellando l’Italia e l’Europa. Si va verso la deliberazione dello stato di emergenza: “Il Dipartimento sta definendo gli ultimi atti con l’amministrazione regionale, ma crediamo di poterlo deliberare stamattina”, ha detto il ministro della Protezione civile Nello Musumeci. Le scuole restano chiuse oggi in molte regioni. Ma la tempesta Ciaran sta causando un disastro anche in altri Paesi. In Francia 1,2 milioni di persone sono senza elettricità e in Spagna si segnalano già diversi morti. La tempesta non lascerà l’Italia prima di domenica.
Dramma in Toscana, morti e dispersi
In Toscana la situazione è a dir poco drammatica. Travolte dal maltempo soprattutto Campi Bisenzio, Cerreto Guidi, Carmignano, Prato, Montemurlo, Quarrata, e in generale le province di Pisa e Livorno dove gli interventi effettuati sono oltre mille finora, rende noto il governatore toscano Eugenio Giani. Il bilancio è già tragico, con 5 morti accertati e un disperso. In tre ore nella striscia dalla costa di Livorno verso il Mugello sono caduti 200 millimetri di pioggia.
Disperato il sindaco di Prato Matteo Biffoni, che dopo il sopralluogo notturno si sfoga sui social: “Il sopralluogo in città è stato uno shock. Una botta nello stomaco, un dolore che ti fa venire da piangere”. In 40.000 sono al momento senza corrente. Allagati anche gli ospedali di Pontedera e Borgo San Lorenzo e il Pronto Soccorso di Prato, dove la situazione però sta lentamente risolvendosi grazie all’intervento dei vigili del fuoco. Intanto le persone sono state invitate già ieri sera a salire nei piani superiori delle abitazioni, mentre le strade di molte città sono state trasformate in fiumi in piena. La furia delle acque ha travolto auto, . La piena del fiume Arno invece deve ancora arrivare ed è attesa dopo le ore 12 a Firenze, che ricorda con terrore i danni epocali dell’alluvione del 1966.
A Livorno traffico portuale è bloccato dalle proibitive condizioni meteomarine. Dopo la pioggia torrenziale di ieri sera che ha provocato allagamenti e esondazioni con danni nella parte sud della città stamani si stanno registrando raffiche record di Libeccio. Come segnalano dall’Avvisatore Marittimo del porto, da stamani la città è sferzata da un vento di Libeccio da 55-50 nodi, con due picchi record misurati dall’Avvisatore, uno alle 6.10 da 62 nodi (pari a circa 111 km/h) e uno alle 6.43 da 67 nodi pari a circa 120 km/h. Sempre a causa del fortissimo vento Polizia Municipale e Protezione Civile del comune hanno chiuso il Viale Italia all’altezza di via Forte dei Cavalleggeri in entrambi i sensi di marcia. Le scuole in città sono chiuse, così come parchi pubblici e cimiteri. Chiusi per alberi caduti su strada viale Nievo e via dei Pensieri. Saranno riaperti, spiegano dal Comune, non appena completata l’operazione taglio e rimozione
In Veneto proseguono le ricerche del vigile del fuoco disperso
Proseguono le ricerche di un vigile del fuoco finito nel tardo pomeriggio di ieri nel canale Rui a Puos D’Alpago (Belluno). Le ricerche proseguite, tutta la notte, hanno dato finora esito negativo. Questa mattina sommozzatori e squadre fluviali dei vigili del fuoco risaliranno le sponde del corso d’acqua, con gommoni e moto d’acqua saranno impiegati nel lago di Santa Croce. Le ricerche a breve avranno il supporto aereo dei droni e dell’elicottero di Venezia.
A Venezia il Mose per ora “tiene”
“Il Mose ancora una volta sta proteggendo Venezia”. Nel pieno dell’ondata di maltempo che sta colpendo il Veneto, il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, sottolinea come il Mose sia preservando la città dall’acqua alta: su Facebook pubblica un video che mostra come le paratie arginano e fermano le acque gonfiate dal maltempo. “Il Mose resterà attivo fino al primo pomeriggio di oggi, venerdì 3 novembre.
Il fiume Santerno esonda a Imola, allerta per il livello di Enza e Senio
Paura anche in Emilia Romagna. Nella notte Casalfiumanese, nell’Imolese, è stata di nuovo sommersa dal fiume Santerno, che è esondato a causa delle forti piogge che hanno flagellato tutta la vallata nella giornata di ieri. L’acqua ha raggiunto diversi centimetri di altezza e ha inondato vie e abitazioni. Anche a Borgo Tossignano e a Imola registrano a danni e criticità. A Imola una ragazza è stata soccorsa dopo la piena del Santerno, nei pressi dell’Autodromo dove era presente più di un metro d’acqua. Tratta in salvo dai vigili del fuoco, è stata poi affidata alle cure dei sanitari del 118.
“La tremenda tempesta che ha colpito la Toscana ha superato il valico appenninico, causando una forte concentrazione di pioggia in poco tempo e picchi di piena sopra soglia 2 nel bacino del Lamone e sopra soglia 3 nei bacini del Santerno e del Senio. Gli operatori di protezione civile e le aziende incaricate sono sul posto. Si registrano alcuni movimenti franosi, soprattutto sull’Appennino Romagnolo. Il sistema regionale di Protezione civile è al lavoro ormai da inizio settimana e dalla mattinata di oggi abbiamo avuto in Emilia diversi fiumi sopra soglia 2 ed Enza e Cedra sopra soglia 3. Siamo in continuo contatto coi sindaci interessati e le Prefetture, per il monitoraggio costante della situazione. Ho comunque provveduto a richiedere la mobilitazione nazionale per essere pronti in caso di necessità”. Così il Governatore dell’Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, aggiornando sulla situazione critica causa maltempo anche nella nostra Regione.
A Milano è allerta per i livelli di Seveso e Lambro, che esonda a Monza
Diluvia ancora su Milano dove, dopo il nubifragio di martedì, i vigili urbani sono pronti a chiudere le strade limitrofe al Seveso in caso di esondazione. Il fiume non è ancora uscito dagli argini, ma secondo la polizia municipale i livelli sono in aumento ed è già stata superata la prima soglia di allarme. Soglia superata anche per il Lambro, che è già esondato a Monza all’interno del Parco in vari punti, tra cui il ‘Ponte delle catene’ e la ‘Valle dei sospiri’. Il picco di piena è previsto intorno alle 12. Diverse le chiamate ai vigili del fuoco per allagamenti e infiltrazioni. Il Centro funzionale monitoraggio rischi naturali della Regione Lombardia aveva diramato l’allerta gialla, cioè di rischio ordinario, per rischio idraulico, idrogeologico e per temporali, per ieri e oggi. Allerta massima in Valsabbia e nella Bassa Bresciana, dove il Chiese nella notte è esondato.
Nevica al Brennero, in Alto Adige è allerta massima
Nevica invece ai 1.370 metri del passo del Brennero, dove le corsie dell’autostrada sono parzialmente innevate. In alta montagna, 3.000 metri, si registrano forti nevicate (in Val Senales è caduto circa un metro di neve). La pioggia cade incessantemente da ieri. Frane e smottamenti stanno causando le prime interruzioni delle arterie stradali, e sono ormai decine gli interventi dei vigili del fuoco per scantinati allagati, caduta massi e alberi schiantati a terra, soccorso ad automobilisti. In Alto Adige resta la massima allerta con la situazione del maltempo costantemente monitorata. Sulle montagne, già a 1.200 metri, è tutto imbiancato.
Questa mattina è stata chiusa la strada statale 508 della Val Sarentino in località Ponticino per caduta sassi. Si lavora per riaprire la strada che porta all’abitato di Vila di Sopra in Val Pusteria, chiusa dopo una frana. Interrotte altre strade, la provinciale che collega Ponte Gardena con Castelrotto, la Burgusio-Slingia in Val Venosta, e la provinciale 115 di Pianlargo. Chiusura invernale per il passo Stelvio, Rombo, Manghen in Trentino e della Val di Vizze dopo il paese di Sasso.
Il vento abbatte la parete di una scuola a Campobasso
A Casacalenda, in provincia di Campobasso, il vento ha devastato la palestra della scuola elementare. Una parete è crollata sotto la forza delle raffiche che hanno superato i 140 km orari. Si registrano “danni ingenti su tutto il territorio” dichiara la sindaca Sabrina Lallitto chiedendo ai cittadini di fare massima attenzione. Ci sono tegole in bilico e cornicioni pericolanti oltre a diversi alberi sradicati che invadono le carreggiate. Le scuole oggi sono chiuse. “La palestra – aggiunge la sindaca – è completamente devastata e stiamo valutando già la possibilità di dichiarare lo stato di emergenza”. Vento fortissimo e pioggia anche sul resto del Molise, dove è stata una notte di paura per i residenti. Secondo la stazione di rilevamento di Meteo in Molise, le raffiche in alcuni centri hanno superato i 140 chilometri orari. Molti gli alberi sradicati e caduti al suolo, insieme a tegole, detriti e cartellonistica divelta. Al momento diverse strade provinciali risultano interrotte per la caduta di rami e sono in corso controlli sulla percorribilità delle strade.
Mareggiata sul litorale romano, onde alte oltre tre metri
Una forte mareggiata sta sferzando il litorale romano. Da Ostia a Fregene, le onde lambiscono o sono penetrate negli stabilimenti balneari, sferzando cabine e impianti. Il picco è atteso per metà mattinata con punte di onde che toccheranno i 3,5 metri. La situazione è critica a Focene, dove balneari e residenti chiedono il rafforzamento delle difese, e a Fregene sud, alle prese con il fenomeno erosivo.
In Friuli turisti salvati dalla piena
In provincia di Pordenone diversi turisti sono stati salvati di vigli del fuoco: avevano ignorato l’allerta rossa e campeggiato sul greto del Tagliamento, e stavano per essere travolti dalla piena. Gli interventi hanno riguardato Pinzano, dove due turisti di nazionalità belga provenienti dall’Austria avevano fermato il camper vicino al Tagliamento e sono rimasti bloccati. Stessa sorte per una coppia di turisti di nazionalità tedesca, rimasti bloccati con il loro fuoristrada a causa dell’innalzamento delle acque, nel comune di Valvasone-Arzene.