La piccola, che aveva meno di un anno e mezzo, morì di stenti dopo essere stata lasciata sola in casa per sei giorni. La donbna rischia la conferma dell’ergastolo.
Milano – Capace di intendere e volere. La Corte d’Assise d’appello di Milano ha reso noti risultati della nuova perizia psichiatrica su Alessia Pifferi, la 40enne condannata all’ergastolo in primo grado per l’omicidio della figlia Diana, morta di stenti a luglio 2022 dopo essere stata lasciata sola in casa per sei giorni. La bimba aveva meno di un anno e mezzo all’epoca dei fatti.
Il collegio di esperti incaricato – composto dallo psichiatra Giacomo Francesco Filippini, dalla neuropsicologa Nadia Bolognini e dal neuropsichiatra infantile Stefano Benzoni – ha confermato quanto già stabilito nel primo processo: la donna era pienamente capace di intendere e di volere al momento dei fatti.
Secondo quanto emerso, i periti hanno rilevato un disturbo legato all’infanzia, ma non tale da compromettere le sue facoltà mentali. Nessun vizio di mente, dunque, come già stabilito dal primo perito, lo psichiatra Elvezio Pirfo.
L’avvocato Emanuele De Mitri, legale della nonna e della zia della piccola Diana, ha commentato con soddisfazione l’esito: “Il primo commento della famiglia è di soddisfazione perché è stato riconosciuto non solo quello che era stato già accertato in primo grado, ma anche ciò che era stato sempre sostenuto, ossia che si tratta di una persona assolutamente consapevole delle proprie azioni, non affetta da alcun disturbo”., ha detto all’Ansa.
Il 24 settembre è prevista la discussione in aula degli esperti, mentre il 22 ottobre la Corte d’Assise d’appello potrebbe emettere la sentenza. Con il riconoscimento dell’assenza di vizi di mente, per Pifferi si profila la conferma dell’ergastolo, salvo eventuali attenuanti. L’11 settembre, invece, si aprirà un procedimento parallelo davanti al gup, che riguarda la legale Alessia Pontenani, quattro psicologhe e lo psichiatra Marco Garbarini, accusati di presunta manipolazione per orientare in primo grado la perizia a favore di un vizio parziale di mente.