L’Autorità ordinerà alle aziende di fermare le telefonate dei call center fuori dall’Italia con numeri italiani: avranno 4 mesi per adeguarsi.
L’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (AGCOM) ha lanciato una consultazione pubblica per introdurre nuove norme contro le frodi telefoniche e il telemarketing selvaggio, con particolare attenzione alla pratica del CLI Spoofing. Questa tecnica manipola il numero di chi chiama, ingannando gli utenti e mascherando chiamate internazionali con prefissi italiani, il che rende difficoltoso riconoscere l’origine reale della chiamata.
L’AGCOM ha proposto l’obbligo per gli operatori di bloccare le chiamate in entrata che utilizzano numeri mascherati con prefissi italiani. Tra le altre misure, il provvedimento include bollini di certificazione per le velocità 5G, promuovendo trasparenza nelle condizioni economiche e tecniche delle offerte. TIM è stata diffidata dall’AGCOM per non aver rispettato il Codice di condotta in materia di telemarketing: ha ora 120 giorni per attuare un monitoraggio più rigoroso sui suoi call center partner. Inoltre, Telecom Italia Sparkle ha accettato impegni per prevenire l’uso improprio di numeri italiani da parte di società estere non autorizzate.
Codacons: “Francia, Uk e Usa hanno già trovato la soluzione”
Le chiamate commerciali con finti numeri italiani vanno bloccate subito, obbligando gli operatori telefonici ad introdurre misure specifiche in grado di tutelare gli utenti dal telemarketing selvaggio. Lo afferma il Codacons, commentando l’iter avviato dall’Agcom per introdurre nuove regole contro la pratica ormai molto diffusa di utilizzare una numerazione italiana per nascondere l’identità del soggetto chiamante, spesso dall’estero.
“Una parte consistente delle telefonate commerciali ricevute dagli italiani arriva oramai da operatori ubicati all’estero che, non essendo assoggettati alla normativa nazionale, operano nella piena illegalità – spiega il Codacons – Per ingannare i cittadini tali soggetti utilizzano finte numerazioni nazionali, sia fisse che mobili, che li rendono non individuabili e traggono in errore gli utenti”.
“Di fronte all’estendersi di tale fenomeno chiediamo di adottare da subito misure di contrasto, così come hanno fatto altri paesi come ad esempio Francia, Regno Unito e Usa, considerando che i gestori telefonici possono già da ora inserire sulle reti protocolli tecnici in grado di bloccare le chiamate non correttamente identificate”, conclude il Codacons.