La Guardia di Finanza scopre comodati fittizi e contratti irregolari su numerose unità abitative, ricostruiti i redditi non dichiarati.
Macerata – Attività di polizia economico-finanziaria della Tenenza della Guardia di Finanza Camerino: scattano i controlli dei finanzieri ed emergono irregolarità sugli affitti di immobili. Dalla consultazione delle banche dati in uso al Corpo è emerso che un soggetto, proprietario di diversi immobili, aveva stipulato una serie di contratti di comodato ad uso gratuito che riguardavano le sue numerose proprietà.
Tra i comodatari ed il reale proprietario, però, non è intercorso alcun legame di parentela che avrebbe potuto giustificare la concessione dell’immobile a titolo gratuito ed i comodatari sono risultati essere cittadini stranieri che non hanno evidenziato alcuna circostanza o fornito elementi concreti per giustificare la conduzione di un’abitazione altrui gratuitamente.
È apparsa perciò subito del tutto irragionevole, antieconomica, irreale e immotivata la concessione delle abitazioni in comodato gratuito e così, sviluppati gli approfondimenti ed ottenuti elementi a supporto gravi, precisi e concordanti, tutti i contratti di comodato stipulati sono stati considerati quali locazioni simulate, con conseguente evasione di redditi da fabbricati.
Ulteriori abitazioni risultavano invece apparentemente locate con regolare contratto ma anche per esse le investigazioni hanno rivelato che in realtà i contratti erano stati stipulati successivamente e per un periodo inferiore a quello di reale occupazione dell’immobile.
I militari operanti hanno proceduto alla ricostruzione del reddito dei fabbricati derivanti dalle locazioni per i periodi di imposta dal 2017 al 2023, applicando sia la ricostruzione analitica, ovvero quanto dichiarato dai vari soggetti dai quali sono state assunte informazioni, sia la presunzione ex art.41 ter del D.P.R. n.600/1973, secondo cui in caso di omessa registrazione del contratto si presume, salvo prova contraria, l’esistenza del rapporto di locazione anche per i quattro anni antecedenti a quello nel corso del quale è accertato ed assumendo come importo del canone il 10% del valore catastale del fabbricato.
Si precisa che il proprietario ha omesso la presentazione della dichiarazione dei redditi per alcuni periodi di imposta mentre per gli altri risulta aver presentato una dichiarazione infedele, avendo indicato soltanto i redditi di lavoro dipendente percepiti e non quelli derivanti dalla locazione dei fabbricati.