L’attività di monitoraggio ha dato ottimi risultati: scoperti numerosi esercenti che affittavano camere in nero ed altre strutture extra-alberghiere che evadono il fisco.
Bologna – Nell’ambito del piano d’intervento attuato dalla Guardia di finanza a contrasto del fenomeno degli affitti in nero, una specifica attività di monitoraggio è focalizzata sulle strutture extra-alberghiere (B&B, affittacamere, locazioni brevi di appartamenti) operanti nel territorio felsineo, presenti sulle principali piattaforme di prenotazione on-line che, tuttavia, non hanno adempiuto ai previsti adempimenti amministrativi e fiscali, omettendo in tutto o in parte di dichiarare i corrispettivi percepiti dai clienti.
In particolare, nell’ambito di una verifica fiscale nei confronti di un affittacamere situato nel centro storico di Bologna – i finanzieri del 2° Nucleo Operativo Metropolitano hanno recuperato a tassazione circa 600.000 euro di ricavi non dichiarati a partire dall’anno 2017.
L’Host oggetto dell’attività ispettiva gestiva 6 camere, operando prevalentemente su piattaforme di prenotazione on-line, rivolgendosi in gran parte a turisti stranieri, forte della posizione centrale della struttura.
Gli approfondimenti esperiti, anche mediante le banche dati in uso al Corpo, hanno permesso di intercettare una quota di locazioni brevi in nero pari a circa il 50% della complessiva operatività dichiarata dalla struttura.