L’attore simbolo della commedia sexy all’italiana si è spento a 75 anni a Roma. Era stato ricoverato per broncopolmonite ma aveva firmato le dimissioni dall’ospedale.
Roma – Il cinema italiano piange la scomparsa di uno dei suoi volti più amati e riconoscibili. Alvaro Vitali si è spento martedì 24 giugno 2025 a Roma all’età di 75 anni, lasciando un vuoto incolmabile nel panorama della commedia popolare che lo ha visto protagonista assoluto negli anni Settanta e Ottanta.
L’attore era stato ricoverato due settimane fa a causa di una “broncopolmonite recidiva”, come ha rivelato l’ex moglie Stefania Corona durante una partecipazione al programma televisivo “La Volta Buona” condotto da Caterina Balivo. In una coincidenza dal sapore amaro, è morto a Roma il 24 giugno 2025, nello stesso giorno in cui aveva firmato le dimissioni e lasciato l’ospedale.

L’eterno Pierino della commedia italiana
Alvaro Vitali è stato molto più di un semplice attore: è stato un’icona, un simbolo di un’epoca cinematografica che ha fatto ridere intere generazioni di italiani. Il suo personaggio più celebre, Pierino, è diventato un cult della commedia popolare, tanto che la sua battuta “col fischio o senza?” è entrata nel linguaggio comune, rappresentando un pezzo di storia del cinema nostrano.
Nato il 3 febbraio 1950, Vitali ha legato indissolubilmente il suo nome al filone della commedia sexy all’italiana, un genere che negli anni del boom economico ha rappresentato una forma di intrattenimento leggero ma efficace, capace di intercettare i gusti del grande pubblico. La sua comicità semplice e diretta, fatta di gesti e battute immediate, lo ha reso uno degli attori più popolari del panorama cinematografico italiano.
Il peso dell’etichetta e la prigionia di Pierino
Dietro il successo di Pierino si nascondeva però anche una profonda sofferenza artistica. Riflettendo sul suo celebre personaggio, Vitali ha confessato di essersi sentito “incastrato”. In Italia, spiegava, una volta che un attore viene etichettato con un determinato ruolo, è difficile per lui liberarsi di quell’immagine. “Se vuoi fare Shakespeare ti dicono no, tu sei Pierino per sempre”, aveva raccontato in un’intervista, esprimendo una certa frustrazione per la mancanza di opportunità diverse. “Sì, ho sofferto molto. Vedo altri amici che ricevono proposte per ruoli vari, mentre a me non hanno mai offerto niente”.

I momenti bui e l’abbandono degli “amici”
Vitali aveva anche raccontato di un periodo buio della sua vita, segnato dalla solitudine e dalla depressione: “Quando la nave affonda, i primi a salvarsi sono i topi. I tanti finti amici sono spariti, scappati tutti. Sono rimasto solo, senza lavoro, il telefono non squillava”. Una confessione amara da cui emergeva il lato più umano e fragile di un uomo che aveva fatto ridere milioni di italiani.
Nel corso della sua lunga carriera, Vitali ha condiviso il set con alcuni dei più grandi nomi della commedia italiana, tra cui Lino Banfi, con il quale ha formato un sodalizio artistico memorabile. “Sono stravolto da questa notizia repentina e inaspettata”, ha commentato proprio Banfi all’Adnkronos alla notizia della morte del collega, ricordando i momenti condivisi sul set nonostante alcune incomprensioni del passato.

La carriera di Vitali non si è limitata al cinema: negli anni più recenti aveva tentato anche l’esperienza televisiva, partecipando nel 2006 alla terza edizione del reality show “La Fattoria”, anche se dovette abbandonare dopo poche settimane a causa del riacutizzarsi dell’asma, patologia di cui soffriva da tempo.
Le ultime ore e il mistero delle dimissioni
Le circostanze della morte di Alvaro Vitali hanno sollevato alcune domande. Secondo quanto emerso, l’attore aveva deciso autonomamente di lasciare l’ospedale dopo aver firmato le dimissioni, per poi spegnersi nel tardo pomeriggio dello stesso giorno. Un gesto che lascia trasparire forse la volontà di trascorrere i suoi ultimi momenti lontano dall’ambiente ospedaliero.
La notizia della sua scomparsa ha scatenato anche alcune polemiche legate alle dichiarazioni dell’ex moglie Stefania Corona, che aveva parlato dell’attore in televisione proprio nelle ore precedenti il decesso. A seguito delle polemiche successive all’annuncio della morte dell’attore, gli account social de La Volta Buona hanno rimosso il video di Stefania Corona, che aveva parlato del marito in studio da Caterina Balivo.
L’eredità di un grande della commedia
Con la morte di Alvaro Vitali se ne va un pezzo importante della storia del cinema italiano popolare. Il suo Pierino rimarrà per sempre nell’immaginario collettivo come simbolo di un’epoca in cui la commedia riusciva a essere tanto semplice quanto efficace, capace di strappare risate genuine senza pretese intellettuali ma con una sincerità disarmante.
La sua scomparsa chiude definitivamente un capitolo del cinema nostrano, quello della commedia sexy che ha accompagnato il boom economico e i cambiamenti sociali dell’Italia del secondo dopoguerra. Alvaro Vitali lascia il ricordo di un attore genuino, capace di far sorridere con la sua presenza scenica inconfondibile e la sua comicità istintiva.
Il mondo del cinema e dello spettacolo perde così uno dei suoi volti più caratteristici, un uomo che ha saputo trasformare la propria semplicità in un’arma vincente, regalando momenti di leggerezza e spensieratezza a milioni di spettatori.