L’attrice romana si è spenta nella sua casa ai Parioli, a pochi giorni dal suo 92° compleanno.
Roma – Lutto nel mondo del cinema. È morta a 91 anni l’attrice Lea Massari. I funerali, riservati alla cerchia ristretta di familiari, si sono già tenuti nella cattedrale di Sutri, seguiti dalla sepoltura nella cappella di famiglia. Lea Massari, pseudonimo di Anna Maria Massatani, nata a Roma il 30 giugno 1933, aveva 91 anni
La notizia della sua morte è stata resa pubblica solo il 25 giugno dal quotidiano romano Il Messaggero, rispettando fino all’ultimo la riservatezza che aveva sempre caratterizzato la vita privata dell’attrice. Ritiratasi dalle scene nel 1990, è morta a pochi giorni dal suo 92° compleanno.
L’antidiva del cinema italiano
Nata Anna Maria Massetani il 30 giugno 1933 a Roma, aveva scelto il nome d’arte Lea Massari per intraprendere una carriera che l’avrebbe portata a diventare una delle attrici più rispettate del cinema europeo. Figlia di un ingegnere romano e di origini umbre da parte materna, durante l’infanzia Lea Massari aveva mostrato presto interesse per il mondo dello spettacolo.

L’attrice del cinema italiano e francese, protagonista de “L’avventura” e anti-diva per eccellenza, si è spenta nella sua casa ai Parioli, a Roma. Per la qualità sorprendente della sua recitazione e le sue inconsuete interpretazioni antidivistiche, Lea Massari è l’attrice che, sebbene trascurata dal cinema di casa nostra, ha saputo raggiungere comunque un successo internazionale.
Lea Massari incarnava perfettamente il concetto di “diva silenziosa”: mai appariscente, mai protagonista del gossip, sempre dedita al suo lavoro. La sua bellezza raffinata e la sua recitazione intensa l’avevano resa una delle interpreti più apprezzate del cinema d’autore europeo degli anni ’60 e ’70.
Il ruolo iconico nel film “L’Avventura”
Lea Massari inizia a ottenere notorietà internazionale accanto a Gabriele Ferzetti e Monica Vitti nel film L’avventura (1960) di Michelangelo Antonioni, nel quale interpreta il ruolo forse più iconico della prima fase della sua carriera, quello di una giovane donna sognatrice che scompare improvvisamente.
Nel 1960 il film vinse il Premio della Giuria al Festival di Cannes in competizione con la Dolce Vita di Federico Fellini.
Il personaggio di Anna nel film “L’avventura” rimane uno dei più misteriosi e affascinanti della storia del cinema. La sua improvvisa scomparsa dall’isolotto di Lisca Bianca diventa il motore narrativo dell’intera pellicola, trasformando Lea Massari in un’icona del cinema d’arte internazionale.
Una carriera tra Italia e Francia
Lea Massari ha interpretato molti film italiani e francesi degli anni Sessanta e Settanta, tra cui Soffio al cuore di Louis Malle e Allonsanfàn di Paolo e Vittorio Taviani.

Interprete drammatica per grandi registi come Mario Monicelli, Sergio Leone, Michelangelo Antonioni e Dino Risi, Lea Massari ha saputo costruire una carriera divisa tra l’Italia e la Francia, dove ha trovato forse maggiore comprensione del suo talento.
Nello stesso periodo è nel cast di altre importanti pellicole: La giornata balorda (1960) di Mauro Bolognini, Il colosso di Rodi (1960) di Sergio Leone. La sua filmografia comprende collaborazioni con alcuni dei più grandi maestri del cinema europeo.
Attrice per caso, rifiuta i compromessi e rivendica l’indipendenza, azzarda e scommette, rilancia e osa, tra l’Italia che la capisce poco e la Francia che subito la adotta.
Il ritiro e l’impegno per gli animali
Nel 1990 sceglie di ritirarsi dalle scene in un momento in cui avrebbe potuto ancora dare molto al cinema. Questa decisione rispecchia il suo carattere: sempre fedele alle proprie scelte, mai condizionata dalle pressioni esterne.

S’era battuta per la difesa degli animali, dimostrando come la sua sensibilità artistica si estendesse anche all’impegno civile. Negli ultimi decenni della sua vita, Lea Massari aveva dedicato molte energie alla causa animalista, coerentemente con il suo carattere riservato ma determinato.
Il silenzio finale
La morte di Lea Massari rappresenta la fine di un’epoca per il cinema italiano. Con lei se ne va una delle ultime rappresentanti di quel cinema d’autore che negli anni ’60 e ’70 aveva conquistato il mondo, portando il nome dell’Italia ai festival internazionali più prestigiosi.
La sua scelta di morire nel silenzio, lontana dai riflettori, è stata perfettamente coerente con il suo stile di vita. Lea Massari ha sempre preferito parlare attraverso i suoi personaggi piuttosto che attraverso le interviste, lasciando che fosse il suo lavoro a testimoniare il suo talento.
Il cinema italiano perde una delle sue interpreti più raffinate, un’attrice che ha saputo incarnare con eleganza e profondità la complessità della donna moderna.
Lea Massari porta con sé i segreti di una carriera straordinaria e di una vita vissuta sempre con discrezione, nonostante i riflettori. La sua morte segna la fine di un’era del cinema italiano, ma i suoi film rimarranno per sempre a testimoniare l’arte di un’attrice che ha saputo trasformare ogni ruolo in un piccolo capolavoro di intensità e verità.