Accoltellò un bracciante suo connazionale, marocchino irregolare arrestato a Milano [VIDEO]

L’uomo si era dileguato dopo l’omicidio, commesso il 4 febbraio scorso in Sicilia. Dietro il delitto una lite per i debiti.

Catania – Un marocchino di 36 anni, Issam Lahmidi, irregolare sul territorio nazionale e sconosciuto nelle banche dati delle forze dell’ordine ma verosimilmente impegnato quale bracciante agricolo nelle campagne di Paternò, è stato arrestato dai carabinieri di Catania per omicidio aggravato. Secondo gli inquirenti, infatti, il 4 febbraio scorso avrebbe ucciso il connazionale Mohamed Mouna, 27 anni senza fissa dimora ma gravitante nella contrada “Ciappe Bianche” di Paternò.

Lahmidi avrebbe incontrato Mouna lo scorso 4 febbraio verso le 14 circa, nell’area parcheggio di un distributore di benzina di via Giovanni Verga, nella periferia sud di Paternò, e qui lo avrebbe accoltellato all’improvviso al petto e al fianco dopo un’accesa discussione, per poi fuggire via a bordo di uno scooter.

Pochi minuti dopo alcuni passanti si sono accorti del cadavere riverso a terra, chiamando il 112. Immediate le indagini da parte dei Carabinieri della Compagnia di Paternò i quali, coordinati dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Catania Magda Guarnaccia, hanno subito battuto palmo a palmo la scena del crimine alla ricerca di testimoni e immagini degli impianti di videosorveglianza presenti nella zona. Nel contempo,   la Sezione Investigazioni Scientifiche del Nucleo Investigativo di Catania provvedeva alle necessarie attività investigative di natura tecnica e al sopralluogo della zona del delitto. 

I militari dell’Arma hanno setacciato sia l’insediamento delle “Ciappe Bianche” – una tendopoli nelle campagne alle porte di Paternò che ospita circa 300 migranti impiegati nella raccolta di agrumi –  che la comunità  rumena di Paternò,  individuato in meno di 48 ore il presunto autore del cruento omicidio, che si era reso sin da subito irreperibile. 

La conseguente “caccia all’uomo”, dapprima localizzato nel territorio campano, si è conclusa il 6 febbraio a Milano dove Lahmidi è stato individuato dai militari del Nucleo Investigativo milanese presso la Stazione Centrale di Milano, fermo al binario 20 in attesa di un treno diretto a Ventimiglia col chiaro l’intento di lasciare l’Italia alla volta della Francia.

Le indagini hanno appurato che all’origine dell’omicidio vi sarebbe una questione legata ad un debito che l’assassino avrebbe avuto nei confronti della vittima. Lahmidi è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Milano – San Vittore. 

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