Capodanno di sangue a Villa Verucchio, nel Riminese. L’uomo si è avventato su un 18enne, quindi su una coppia di anziani e una ragazza e infine sugli stessi militari prima di essere neutralizzato.
Rimini – E’ indagato per eccesso di difesa Luciano Masini, il comandante della stazione dei Carabinieri di Verucchio nel Riminese. Otto sarebbero i colpi da lui sparati la notte di Capodanno a Villa Verucchio contro un 23enne egiziano, che dopo aver accoltellato quattro persone si è diretto contro i militari brandendo un coltello.
“Un atto dovuto che darà anche la possibilità al comandante di nominare un difensore e un perito per seguire l’autopsia”, ha precisato la procuratrice capo, Elisabetta Melotti. Sul corpo del 23enne è stata infatti disposto l’esame autoptico.
Tutto è cominciato alle 22.30, quando l’uomo ha aggredito per primo un 18enne che stava acquistando sigarette da un distributore automatico. Il giovane, ferito alle spalle, è stato soccorso dai suoi amici mentre cercava di fuggire dall’aggressore. Dopo l’attacco iniziale, l’uomo ha continuato a seminare il panico, aggredendo una coppia di anziani e una ragazza.
«Ci seguiva con il coltello in mano, ha colpito un mio amico alla pancia e un altro al fianco. Noi scappavamo e lui dietro che ci inseguiva. Siamo corsi verso la piazza ma poi abbiamo attraversato la strada per tornare indietro non volevamo che ci seguisse tra la folla, sarebbe stato un disastro», ha raccontato Nicola, 18 anni, testimone dell’accaduto.
All’arrivo dei carabinieri, l’aggressore ha tentato di colpire uno dei militari intervenuti. Nonostante un colpo di avvertimento sparato in aria, l’uomo ha continuato ad avanzare in modo minaccioso con il coltello. A quel punto, il carabiniere ha sparato, ferendolo mortalmente.
Non sono ancora chiare le motivazioni dietro l’aggressione. Le quattro persone ferite sono state soccorse dal personale del 118: tre sono state trasportate all’ospedale ‘Bufalini’ di Cesena, mentre un altro ferito è stato portato all’ospedale ‘Infermi’ di Rimini. Nessuno di loro risulta in pericolo di vita.