A Padova scoperti 30 lavoratori in nero e 7 irregolari, dalla ristorazione al tessile

Tre mesi di intensi controlli della Guardia di Finanza per verificare l’osservanza delle normative in materia di tutela del lavoro.

Padova – Nel corso degli ultimi tre mesi i militari del comando provinciale hanno intensificato i controlli di polizia economico-finanziaria volti a riscontrare l’osservanza delle norme in materia di tutela del lavoro. Gli accertamenti hanno interessato diversi operatori economici in città e in provincia e hanno permesso di individuare 30 lavoratori in nero e 7 irregolari.

I militari a seguito di autonoma attività info-investigativa, hanno effettuato accessi presso diverse attività commerciali operanti soprattutto nel settore della somministrazione di alimenti e bevande, nonché dell’autolavaggio, situate nel territorio della provincia patavina, all’esito dei quali sono stati identificati 10 lavoratori in nero, impiegati in assenza della preventiva comunicazione di instaurazione del rapporto di lavoro, e 4 lavoratori irregolari, assunti in forza di un contratto di lavoro “a chiamata” senza la preventiva comunicazione di inizio della prestazione lavorativa a cura del datore di lavoro.

A conclusione di mirate attività ispettive svolte nei confronti di pubblici esercizi e imprese operative nel settore della ristorazione, del tessile e dei servizi alla persona, site nella bassa padovana, la Compagnia di Piove di Sacco ha individuato altri 3 lavoratori in nero e 1 irregolare, mentre la Compagnia di Este ha accertato violazioni per 6 lavoratori senza contratto presso bar, pasticcerie e ristoranti.

Per quanto riguarda il territorio del nord della provincia, la Compagnia di Cittadella ha intensificato i controlli nei confronti di soggetti economici attivi sempre nel settore della somministrazione di alimenti e bevande, identificando 11 lavoratori in nero e 2 irregolari. I controlli hanno consentito di segnalare al competente Ispettorato Territoriale del Lavoro le violazioni sopra riepilogate, le cui sanzioni amministrative cumulative sono ricomprese tra un minimo di circa 106 mila euro e un massimo di oltre 540 mila euro, permettendo di adottare 8 provvedimenti di sospensione dell’attività, in ragione dell’impiego di personale non registrato in misura pari o superiore al 10% del totale dei lavoratori presenti sui luoghi ispezionati.

Facebook
Twitter
LinkedIn
WhatsApp
Email
Stampa