Piantedosi: “Mi inchino di fronte ai suoi genitori e al modo in cui riescono a fare di tutta questa tragedia un’opportunità di riscatto”.
La città di Napoli ha reso omaggio alla memoria di Giovanbattista Cutolo, il giovane ucciso in piazza Municipio il 31 agosto 2023, da un adolescente per futili motivi. Oggi proprio nel luogo in cui Giogiò trovò la morte, è stata apposta una targa che recita: “La purezza della tua anima e il suono del tuo corno riecheggeranno per sempre nei nostri cuori”. Alla cerimonia, oltre alla madre del ragazzo Daniele Di Maggio e il padre Franco Cutolo, hanno partecipato il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, il prefetto di Napoli, Michele di Bari, il sindaco, Gaetano Manfredi. Sul luogo della tragedia sono state inoltre deposte una corona di fiori del ministro e una del sindaco.
“È la giornata del riscatto in cui la legalità e lo Stato vincono sul male – ha detto la mamma Daniela Di Maggio – Oggi in questo luogo dove ci sono stati gli spari mortali che hanno ucciso mio figlio c’è invece il suono del corno. Giogio’ deve mantenere alta la memoria della bellezza, della legalità e questa piazza Municipio non deve essere più la piazza in cui è morto, ma la piazza in cui è nato Giogio’, dove è nata la vita”. La donna ha sottolineato come fin da subito le istituzioni “mi sono state vicine e il ministro Piantedosi ha insignito mio figlio della medaglia d’oro al valore civile. La loro presenza qui oggi significa che lo Stato c’è e per me questo è importante”. E ancora, voglio rivolgere un ringraziamento speciale al prefetto di Napoli, Michele di Bari, un grazie speciale per quello che sta facendo per Napoli. È una forza della natura, una superstar. E’ il Maradona dei prefetti”.

“Mi inchino di fronte al dolore dei genitori di Giogiò e anche al modo in cui riescono a fare di tutta questa tragedia un’opportunità di riscatto da regalare alla città e ad altri giovani”, ha detto Piantedosi sottolineando che “Giogiò era una vittima innocente, cioè non aveva nulla a che fare con i suoi aguzzini, anzi era perfettamente l’antitesi, rappresentava la bellezza. Come istituzioni avvertiamo il senso della responsabilità per far sì che giornate come queste non siano solo di commemorazione, ma siano in qualche modo proiettate al futuro anche capitalizzando un segnale che ci ha dato la famiglia di Giogio’: trasformare questa grande tragedia in un’opportunità da mettere a disposizione del prossimo, per fare in modo che sia lanciato anche un messaggio per il futuro. Una traccia di un impegno complessivo affinché queste tragedie non avvengano più, non avvengano più a caso e non avvengano più senza conseguenze”.
Ad arricchire la cerimonia l’orchestra intitolata a Giovanbattista Cutolo dell’Istituto comprensivo Villaggio Coppola che ha eseguito l’Inno di Mameli. In piazza anche un gruppo di ragazzi dell’associazione ‘Giogio’ Vive’ con indosso una maglietta con la scritta ‘Può solo uscire il sole adesso’ che ha mostrato un cartello con il volto di Giogio’ e la scritta ‘Nisciuno te scorda’. Giogiò era uno studente di musica al Conservatorio di Napoli. Studiava il corno e per far quadrare i conti la sera lavorava come cameriere. La sera della tragedia si era ritrovato in mezzo ad una lite in un parcheggio, aveva chiesto di spostare uno scooter ma per tutta risposta era stato raggiunto da tre colpi di pistola che lo hanno ammazzato sotto gli occhi della fidanzata. Poche ore dopo la Polizia aveva fermato l’imputato, un 17enne dei Quartieri Spagnoli con alle spalle una lunga lista di precedenti tra cui tentato omicidio.