A Genova le scarpe dei portalettere diventano pavimento aree gioco bambini

Grazie alla creatività e alla coscienza ecologica di alcuni dipendenti di Poste Italiane è nato il progetto ‘Scarpa vecchia fa buon gioco’.

Genova – “Le scarpe dei portalettere della città ligure e degli addetti allo smistamento del centro di Genova Aeroporto diventeranno il morbido pavimento delle aree gioco per i bimbi dell’asilo”. L’iniziativa, come racconta Adnkronos, è lanciata da Poste Italiane, che spiega: “Grazie alla creatività e alla coscienza ecologica di alcuni dipendenti di Poste Italiane è nato il progetto ‘Scarpa vecchia fa buon gioco’ per riciclare e le calzature ormai dismesse degli addetti del recapito di Poste Italiane e trasformarle in materiale per la pavimentazione antiurto in dotazione ai parchi giochi per bambini. Dal Centro logistico di Genova Aeroporto, sono partiti i primi camion con centinaia di scarpe usate pronte ad intraprendere una nuova vita per un sistema che a regime porterà al riciclo di oltre 25.000 scarpe ogni anno”.

“Siamo molto contenti, io e i miei colleghi, di poter contribuire ad un’attività di riciclo così intelligente e utile – dice Katia Murelli, 28 anni, che lavora come portalettere al Centro di distribuzione di Genova Valbisagno -. Sapere che le nostre vecchie scarpe diventeranno il pavimento di qualche parco giochi per bambini è straordinario: guidiamo mezzi green, rispettiamo direttive molto rigorose sulla raccolta differenziata, e vedere con i nostri occhi il frutto dell’attività di riciclo alla quale partecipiamo con tanto entusiasmo ci rende orgogliosi di far parte della famiglia di Poste, che dimostra con fatti concreti di essere un’azienda impegnata nella tutela dell’ambiente”.

“È stato calcolato – spiega Poste Italiane – che per 5.500kg di calzature saranno realizzati 50 metri quadri di pavimentazione; le prime piastrelle verranno installate negli asili di Roma e Bologna. Inoltre, l’Azienda continua il suo impegno verso la transizione green e includerà a breve in questo progetto i caschi dei portalettere e le divise usate. L’iniziativa si muove nel segno della tradizionale attenzione di Poste Italiane alle esigenze dei cittadini e in coerenza con la sua storica vocazione di azienda socialmente responsabile che
aderisce ai principi internazionali ESG, promossi dall’Organizzazione delle Nazioni Unite”. 

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