Protagonista della rassegna è il cartellonista triestino Leopoldo Metlicovitz, che ideò molti cartelloni delle opere del grande compositore.
Milano – A 100 anni dalla morte del maestro, il Castello Sforzesco di Milano celebra il genio di Giacomo Puccini (1858-1924) con un focus dedicato alla grafica per la promozione e l’illustrazione delle sue opere più conosciute. Protagonista della rassegna – intitolata “Omaggio a Giacomo Puccini” – è il cartellonista triestino Leopoldo Metlicovitz (1868-1944), all’epoca direttore artistico della casa editrice Ricordi. L’artista fu legato a Puccini da una salda amicizia e dalla loro collaborazione scaturirono invenzioni straordinarie, da Madama Butterfly (1904), ancora legata alla tradizione cartellonistica ottocentesca di matrice pittorica, fino alla splendida Turandot (1926), efficace emblema del nuovo linguaggio Art Déco.
Oltre a ispirare questi celebri manifesti, le opere di Puccini conobbero anche una fortuna nella dimensione più intima del collezionismo privato, attraverso le copertine e le illustrazioni dei libretti, numerose serie di cartoline (alcune sempre a firma di Metlicovitz) e persino una serie di figurine Liebig.
Tutte le opere esposte nelle sale del Museo degli Strumenti Musicali fino al 12 gennaio 2025 provengono dalla Civica Raccolta delle Stampe “Achille Bertarelli”, inesauribile miniera di tesori grafici, parte delle collezioni del Castello Sforzesco. Completa il focus la lampada Turandot dal cuore di vetro dell’artista e designer Maria Christina Hamel, realizzata nel 2022 in occasione della mostra “Vetro e opera lirica” (Milano, Castello Sforzesco, 03.12.2022-30.04.2023)
A testimonianza della fortuna grafica di Puccini, la selezione di documenti provenienti dalla Civica Raccolta delle Stampe “Achille Bertarelli” comprende anche raffinate copertine di libretti d’opera, cartoline postali illustrate e una serie di figurine Liebig del 1939 dedicata alla “Turandot”. Arricchisce l’omaggio a Puccini l’esposizione di un’opera in vetro ispirata a una sua famosa opera lirica, la lampada “Turandot dal cuore di vetro”, dell’ artista Maria Christina Hamel.
Per informazioni: www.milanocastello.it