Bloccati dalla Polizia un uomo di 26 anni e un 21enne: volevano fregare una 80enne ma lei si è ricordata dei consigli della questura etnea.
Catania – Un’altra truffa era in agguato, ma i malviventi si sono trovati dall’altra parte un’arzilla vecchietta pronta a farli incastrare. I poliziotti delle volanti hanno arrestato un uomo di 26 anni e un 21enne per tentata estorsione ai danni di un’anziana. I due hanno cercato di truffare una donna catanese di 80 anni, minacciandola di far arrestare il figlio se non avesse pagato una somma di denaro. Tuttavia, la vittima, mettendo in pratica i consigli della campagna contro le truffe agli anziani della questura etnea, ha mantenuto la calma e ha permesso agli agenti di fermare i malviventi.
La signora ha ricevuto una telefonata da un uomo che, con la truffa del “finto incidente”, ha cercato di convincerla a consegnare denaro e gioielli. L’anziana è stata informata che il figlio aveva causato un grave incidente stradale e che sarebbe finito in carcere senza un immediato “risarcimento”. Fingendo di assecondare le richieste del falso appartenente alle forze dell’ordine, la donna ha contemporaneamente avvisato la figlia tramite messaggistica istantanea, chiedendole di chiamare la polizia.
Gli agenti sono intervenuti rapidamente, sorprendendo il 26enne mentre stava suonando il campanello della vittima. Il giovane è stato arrestato a pochi passi dalla borsa con soldi e preziosi che doveva ricevere. Non ricevendo risposta dal complice, il truffatore al telefono ha inviato un secondo emissario per ritirare il denaro, ignaro della presenza della polizia. Anche il 21enne è stato immediatamente bloccato e arrestato. Le indagini hanno rivelato l’esistenza di una rete criminale organizzata specializzata nelle truffe agli anziani. Ai membri incaricati di riscuotere il denaro spettava il 25% della somma ottenuta con l’inganno.