Blitz della Gdf dopo la condanna del 58enne operante nel settore costruzioni immobiliari da parte della Corte d’Appello di Venezia.
Belluno – I finanzieri del comando provinciale hanno eseguito, su disposizione della Procura presso la Corte d’Appello di Venezia, un provvedimento di confisca di due fabbricati di civile abitazione e di cinque terreni, per un valore di 115.713,47 euro. Si è trattato dell’epilogo di una vicenda giudiziaria in relazione alla quale la Corte d’Appello di Venezia ha condannato in via definitiva un imprenditore del settore delle costruzioni immobiliari, fortemente indebitato con l’Erario, per avere posto in essere una serie di atti negoziali ritenuti fraudolenti, quali, segnatamente, la costituzione di un fondo patrimoniale per far fronte ai bisogni della famiglia e la successiva donazione simulata a favore del figlio, finalizzate all’espoliazione del proprio patrimonio immobiliare e, di conseguenza, alla sottrazione degli obblighi fiscali.
Le confische, eseguite dai militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Belluno ed innescate da precedenti indagini di polizia giudiziaria conclusesi con la proposta di un solido quadro probatorio a suo tempo partecipato all’autorità giudiziaria inquirente per “sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte”, hanno condotto all’ablazione definitiva della ricchezza illecita accumulata dal condannato, T.D., 58enne calabrese residente a Vodo di Cadore (BL), delle quote di propria spettanza di due immobili, ubicati rispettivamente nella provincia bellunese e nella provincia cosentina, e di cinque terreni nella provincia bellunese.