Durante i controlli sul territorio, cinque cittadini stranieri irregolari sono stati espulsi dopo i provvedimenti dell’ufficio immigrazione.
Como – La polizia, nel corso del mese di dicembre e delle attività di contrasto all’immigrazione clandestina e dei servizi dedicati a garantire legalità e sicurezza, ha provveduto ad accompagnare alla frontiera 5 cittadini stranieri, nell’ottica dell’individuazione mirata di tutti quei soggetti potenzialmente pericolosi per l’ordine e la sicurezza pubblica.
Negli ultimi giorni, fermati durante il capillare e costante controllo del territorio che ha permesso alle volanti della Questura di identificarli e constatare la loro irregolarità sul territorio nazionale, sono stati accompagnati alla frontiera ed espulsi: un cittadino turco del 1990, un cittadino dello Sri-Lanka del 1979, un cittadino del Bangladesh del 1988, un albanese del 1980 al quale il Questore di Como Marco Calì ha fatto notificare anche un decreto di irricevibilità e al quale è stato negato il permesso di soggiorno, ed infine un marocchino del 1995, pluripregiudicato per reati contro la persona in particolare maltrattamenti in famiglia, al quale è stato anch’egli rigettata la richiesta di emissione del permesso di soggiorno.
L’ufficio immigrazione della Questura di Como, ha coordinato le espulsioni ottenendo le autorizzazioni e le sentenze di convalida da parte dei giudici, organizzando anche i distinti voli, accompagnando poi materialmente gli espulsi fino alla scaletta dell’aereo che li ha riportati nel loro paese di provenienza.
L’ufficio immigrazione della Questura, è il punto di riferimento per le forze di polizia che operano su tutto il territorio provinciale: i rimpatri operati sono solo una parte delle attività giornaliere degli agenti dislocati sul territorio e dei poliziotti dell’immigrazione che, costantemente, operano numerosi altri provvedimenti amministrativi nei confronti di tutte quelle figure gravate da precedenti di polizia ovvero che hanno manifestato una pericolosità per l’ordine e la sicurezza pubblica.