L’aggressore è fuggito. Il religioso è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico. Indagano i carabinieri.
Modena – Violenta aggressione questa mattina, martedì 30 dicembre, nel centro di Modena. Don Rodrigo Gaviria, sacerdote missionario colombiano di 45 anni, è stato accoltellato alla gola in via Castelmaraldo, all’incrocio con via Ganaceto, in una zona molto frequentata, dove si trovano bar e attività commerciali.
L’aggressione è avvenuta sotto gli occhi di diversi passanti che si sono trovati di fronte a una scena drammatica. Secondo le prime ricostruzioni, ancora al vaglio degli investigatori, il sacerdote stava camminando a piedi per alcune commissioni quando sarebbe stato sorpreso alle spalle da un uomo apparentemente giovane.
Il colpo alla gola è stato violentissimo. Don Rodrigo si è accasciato a terra perdendo molto sangue, mentre l’aggressore si allontanava rapidamente dal luogo dell’attacco. I presenti hanno immediatamente soccorso il religioso e allertato il 118.
I sanitari giunti sul posto hanno stabilizzato il quarantacinquenne prima di trasportarlo d’urgenza al pronto soccorso dell’ospedale di Modena in codice rosso. La ferita riportata ha reso necessario un delicato intervento chirurgico d’urgenza. Fortunatamente, dopo i primi accertamenti clinici, i medici hanno escluso il pericolo di vita per il sacerdote, che rimane comunque ricoverato in osservazione.
Don Rodrigo Gaviria è viceparroco della chiesa di San Giovanni Evangelista alla Crocetta e svolge il ruolo di cappellano per la comunità latinoamericana di Modena e Carpi. Il sacerdote colombiano è una figura molto conosciuta in città, particolarmente tra i fedeli di origine sudamericana che lo considerano un punto di riferimento importante.
I carabinieri, giunti immediatamente sul luogo dell’aggressione, hanno effettuato i rilievi del caso e avviato le indagini ipotizzando il reato di tentato omicidio. Al momento resta ignoto il movente dell’attacco: non è chiaro se si sia trattato di un’aggressione mirata al sacerdote o di un gesto casuale.
Gli investigatori stanno acquisendo le immagini delle telecamere di sorveglianza presenti nella zona per ricostruire con precisione la dinamica, identificare l’aggressore e tracciarne i movimenti prima e dopo il fatto. Le testimonianze dei passanti che hanno assistito alla scena saranno fondamentali per delineare il profilo dell’assalitore e comprendere le circostanze dell’accaduto.