Bambino segregato in casa e vittima di riti satanici

La madre lo aveva isolato dal mondo, privandolo di scuola e cure mediche. Minacce alle insegnanti e torture psicologiche quotidiane.

Bolzano – Un bambino segregato tra le mura domestiche, nutrito solo con biscotti secchi, costretto a dormire di giorno e convinto che i suoi dolori fossero causati da maledizioni sciamaniche. È la storia agghiacciante emersa nelle scorse settimane nei dintorni di Bolzano, dove i carabinieri sono intervenuti per sottrarre un minore a una madre sprofondata in un delirio fatto di superstizioni e riti satanici.

La donna, rimasta vedova, aveva progressivamente tagliato ogni contatto del figlio con l’esterno. Prima aveva smesso di portarlo a scuola, poi aveva interrotto ogni accesso alle cure pediatriche. Quando le insegnanti avevano tentato di intervenire, erano state minacciate di morte. La casa si era trasformata in un fortino chiuso al mondo, dove il piccolo viveva in una realtà distorta e crudele.

La madre sottoponeva il bambino a continue torture psicologiche, convincendolo che i suoi malesseri fisici – provocati in realtà dalla pessima alimentazione – fossero il risultato di maledizioni e fatture. Un inferno quotidiano alimentato da una grave instabilità mentale che nessuno era riuscito a intercettare in tempo.

L’incubo si è concluso poche settimane fa, quando i carabinieri, muniti di decreto del Tribunale dei minori, hanno fatto irruzione nell’abitazione sfondando la porta. La responsabilità genitoriale della donna è stata immediatamente sospesa per “instabilità psichica” e la madre è stata trasferita in un centro di igiene mentale per le cure necessarie.

Il bambino ha iniziato un nuovo percorso in una comunità altoatesina, dove secondo quanto riportato dal quotidiano Alto Adige si starebbe integrando bene. Un primo passo verso la ricostruzione di una vita normale, dopo essere stato prigioniero di un mondo fatto di paure irrazionali e violenza psicologica. Resta ora da capire come nessuno, tra vicini, servizi sociali o istituzioni scolastiche, sia riuscito a intervenire prima che quella casa diventasse una prigione.