Il sindaco in tenda per difendere il futuro dell’ospedale

Presidio simbolico davanti al Veneziale contro tagli e accorpamenti: Castrataro passa la notte in tenda per difendere il diritto alla salute.

Isernia – Non una conferenza stampa né un documento ufficiale, ma una presenza fisica e continuativa davanti all’ospedale. Il sindaco Piero Castrataro ha scelto una forma di protesta concreta e visibile: trascorrerà in tenda la notte tra il 26 e il 27 dicembre e le successive davanti all’ospedale Veneziale, per tenere alta l’attenzione sul futuro della principale struttura sanitaria del capoluogo molisano.

L’iniziativa ha il valore di un presidio simbolico e nasce dalla preoccupazione per i possibili tagli e accorpamenti previsti dal nuovo Piano Operativo Sanitario, condizionato da rigidi vincoli di budget. Un quadro che, secondo il primo cittadino, rischia di compromettere ulteriormente la tenuta dell’ospedale, già alle prese con difficoltà strutturali e organizzative. La tenda è stata montata sul marciapiede antistante l’ingresso del Veneziale, con il supporto degli scout Agesci, a testimonianza di una mobilitazione che vuole coinvolgere anche il tessuto civile.

Attraverso i social, Castrataro ha spiegato che le battaglie non si esauriscono nei palazzi istituzionali ma devono svolgersi nei luoghi dove i problemi si manifestano ogni giorno, ribadendo che quando il diritto alla salute rischia di essere oscurato occorre rendere visibile la protesta con atti concreti. Una scelta che il sindaco definisce di impegno totale, senza arretramenti, legata alla volontà di difendere un presidio ritenuto essenziale per il territorio.

Alla base dell’iniziativa c’è una situazione che si trascina da anni: reparti sotto i livelli minimi, servizi garantiti in proroga e una persistente carenza di personale. Restano irrisolti nodi centrali come il punto nascita, che non raggiunge i parametri fissati dal decreto Lorenzin, l’emodinamica ancora subordinata alle decisioni dei tavoli tecnici, la ridotta operatività della cardiologia e le difficoltà croniche del pronto soccorso, spesso al limite della sostenibilità.

Con questo gesto, il sindaco intende sollecitare una presa di posizione netta da parte della struttura commissariale e portare il caso del Veneziale fuori dai confini regionali, attirando l’attenzione a livello nazionale. L’obiettivo dichiarato è ottenere risposte chiare sul destino dell’ospedale e sulle garanzie per la tutela del diritto alla salute dei cittadini dell’area isernina, trasformando una protesta silenziosa in un segnale politico difficile da ignorare.