Botti clandestini e depositi pericolosi, blitz dei finanzieri

Oltre 4 tonnellate di materiale esplodente sottratte al mercato durante i controlli di fine anno in più interventi coordinati.

Roma – Nell’ambito di un piano straordinario di controlli predisposto in vista delle festività di fine anno, i finanzieri hanno sequestrato complessivamente oltre 4 tonnellate di articoli pirotecnici illegali, impedendone l’immissione sul mercato.

Nel corso delle operazioni sono stati rinvenuti numerosi manufatti esplodenti, tra cui candele romane, batterie a tubi di lancio e mini-razzi. Quattro persone sono state denunciate all’autorità giudiziaria per detenzione clandestina e vendita abusiva di materiale esplosivo.

Il primo intervento è stato eseguito nella Capitale, a seguito di una segnalazione. I militari della Compagnia di Colleferro hanno individuato oltre due tonnellate di materiale pirotecnico custodito all’interno di locali riconducibili a una società operante nella periferia orientale di Roma, risultata priva delle prescritte autorizzazioni di pubblica sicurezza per la detenzione e la commercializzazione dei prodotti.

Sempre nella periferia orientale, il 3° Nucleo operativo metropolitano ha individuato, all’interno di un deposito, circa 82.000 articoli pirotecnici, per una massa attiva complessiva di circa 1 tonnellata, detenuti abusivamente. Il materiale era stoccato in prossimità di sostanze infiammabili e in assenza di idonei sistemi antincendio.

In un ulteriore intervento, nel quadrante nord della Capitale, una donna è stata fermata mentre effettuava una consegna a domicilio di materiale esplodente trasportato a bordo della propria autovettura. Le successive verifiche hanno consentito di rinvenire oltre 2.000 articoli pirotecnici custoditi presso la sua abitazione.

A Fiumicino, i militari del 6° Nucleo operativo metropolitano di Roma hanno individuato circa 320 chilogrammi di articoli pirotecnici detenuti illegalmente all’interno di un’abitazione, a seguito dell’osservazione di un sospetto via vai di persone. Il materiale risultava inoltre oggetto di promozione attraverso piattaforme social.

Altri 35.000 pezzi sono stati sequestrati in Via Prenestina, a cura del Gruppo di Frascati, e a Guidonia Montecelio, dal Gruppo a quella sede.

L’ingente quantitativo di esplosivi rinvenuto, unitamente alle precarie modalità di custodia e alla collocazione dei depositi in aree densamente abitate, avrebbe potuto determinare gravi rischi per l’incolumità pubblica in caso di deflagrazione accidentale.