Nuovi italiani e futuro condiviso: un dialogo aperto

I valori della Giornata internazionale del migrante al centro di un incontro tra istituzioni, comunità e cultura.

Milano – Si terrà questo pomeriggio alle ore 14, nella sala affreschi di Palazzo Isimbardi, sede della Città Metropolitana di Milano in via Vivaio 1, l’iniziativa organizzata in occasione della commemorazione del 25° anniversario della Giornata internazionale del migrante, istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.

L’evento, dal titolo “Nuovi italiani ambasciatori culturali di Milano e del proprio paese di origine”, è promosso da Milano Siamo Noi, ideato da Héctor Villanueva, in collaborazione con la Città Metropolitana di Milano, in sinergia con FEURA e con le principali istituzioni, associazioni e comunità migranti attive sul territorio metropolitano.

A moderare l’incontro saranno Patrizia Adamo, direttrice generale del programma RUMBA TV, e Héctor Villanueva, ideatore e promotore della campagna mondiale “Milano Siamo Noi!”, nonché CEO e founder dell’Expo dei popoli, delle culture e della solidarietà. Da anni impegnato nel campo dell’immigrazione, Villanueva rappresenta il cuore dell’iniziativa, guidando il dibattito con una visione etica e sociale orientata all’integrazione, al dialogo interculturale e alla valorizzazione delle comunità migranti.

L’incontro si propone come un momento di riflessione e valorizzazione del contributo dei migranti nella società contemporanea, sottolineando il ruolo dei nuovi italiani come protagonisti della vita civica, culturale ed economica della città, capaci di creare ponti tra Milano e i paesi di origine.

In un contesto globale segnato da sfide complesse legate ai fenomeni migratori, l’iniziativa intende richiamare l’urgenza di politiche inclusive fondate sulla dignità, sui diritti e sul riconoscimento delle persone migranti. L’evento si ispira ai valori contenuti nel messaggio di Papa Leone XIV per la 111ª Giornata mondiale del migrante e del rifugiato 2025, che invita a costruire comunità capaci di accogliere, proteggere e integrare. Parallelamente, viene richiamato il messaggio del segretario generale delle Nazioni Unite per la Giornata internazionale dei migranti 2024, che sottolinea la necessità di una governance internazionale della migrazione basata sui diritti umani e sulla cooperazione multilaterale.

Il dialogo tra dimensione morale e istituzionale costituisce l’asse portante dell’iniziativa, riconoscendo nei migranti non solo destinatari di politiche sociali, ma attori di cambiamento e di dialogo interculturale. In questo quadro si inserisce anche il contributo del giornalista Biagio Maimone, che affronterà il tema della comunicazione come strumento di inclusione, capace di costruire ponti e promuovere un nuovo umanesimo della parola.

Il programma prevede interventi istituzionali e testimonianze, a partire dall’accoglienza delle autorità, seguita dalla sessione di apertura di Diana Alessandra De Marchi, consigliera delegata alle politiche del lavoro, politiche sociali e pari opportunità della Città Metropolitana. Sono previsti inoltre i saluti istituzionali di Manfredi Palmeri, José Luis Darias Suarez, Federico Bottelli, Paolo Romano e Ricardo Bettiga.

Durante l’incontro, Biagio Maimone presenterà il volume “La comunicazione creativa per lo sviluppo socio-umanitario”, seguito dagli interventi di professionisti, rappresentanti delle comunità migranti e di organizzazioni internazionali, tra cui Radwan Khawatmi, Nabil Bougarech, Luca Capelli, Maria Cristina Toma, Edith Elise Jaomazav, Susan Simayai, Grisel Leblanch, Marika Zabiyaka, Fabio Nalin e il gruppo JNUEVE/MLF RECORS.

Il programma proseguirà con contributi culturali e artistici di Keyli Alvarado, Rodolfo Azurduy Rodriguez, Carlos Gamarra, Gege Da Silva Oliveira, Ada Galano e Alessandro Veronesi, per concludersi con le premiazioni e i saluti finali.

L’iniziativa si conferma così come un importante momento di riflessione etica, culturale e sociale, volto a riaffermare i principi della Giornata internazionale del migrante, promuovendo una visione inclusiva delle società contemporanee e valorizzando i migranti come ambasciatori culturali e promotori di innovazione sociale.