Caos al San Raffaele, scatta l’indagine

La Procura ha aperto un fascicolo esplorativo senza ipotesi di reato per fare luce sugli episodi avvenuti tra il 5 e il 7 dicembre. Coinvolto personale di una cooperativa esterna.

Milano – La Procura di Milano ha avviato un’indagine conoscitiva su quanto accaduto all’ospedale San Raffaele tra il 5 e il 7 dicembre scorsi. Al centro dell’inchiesta ci sono presunti errori nella gestione dei pazienti ricoverati nel padiglione Iceberg, che sarebbero stati commessi da infermieri appartenenti a una cooperativa esterna alla struttura ospedaliera.

Si tratta di un procedimento a modello 45, ovvero un’indagine esplorativa aperta senza ipotesi di reato specifiche e senza persone iscritte nel registro degli indagati. L’obiettivo è ricostruire con precisione i fatti e valutare se emergano eventuali responsabilità penali.

Il caso è stato assegnato al Pm Paolo Filippini, che fa parte del dipartimento Tutela della salute, dell’ambiente e del lavoro della Procura milanese, coordinato dalla procuratrice aggiunta Tiziana Siciliano.

Agli atti dell’inchiesta risultano già depositate due annotazioni di polizia giudiziaria. I documenti sono stati redatti rispettivamente dai Nas dei carabinieri, specializzati nei controlli sanitari, e dalla Squadra mobile della questura di Milano.

Le verifiche punteranno a chiarire la natura e la gravità degli errori segnalati, nonché le eventuali conseguenze sui pazienti coinvolti. Un aspetto rilevante dell’indagine riguarda il ricorso a personale infermieristico esterno attraverso cooperative, pratica sempre più diffusa nelle strutture sanitarie per far fronte alle carenze di organico.

Nelle prossime settimane gli inquirenti ascolteranno testimoni e acquisiranno documentazione sanitaria per ricostruire l’esatta dinamica degli eventi verificatisi nel padiglione Iceberg durante quei tre giorni.