Accertata la volontarietà dell’allontanamento della giovane studentessa. Per gli inquirenti non si configurano reati.
Nardò – Si sono concluse con il ritrovamento nell’abitazione di un amico le ricerche di Tatiana Tramacere, la 27enne scomparsa dalla cittadina salentina quasi due settimane fa. La ventisettenne è stata rintracciata in ottime condizioni fisiche nel sottotetto dell’appartamento di un conoscente trentenne, che inizialmente era finito nel registro degli indagati con l’accusa di averla spinta a compiere gesti estremi.
Le verifiche condotte dalle forze dell’ordine hanno però portato a concludere che la giovane studentessa si sia allontanata di sua spontanea volontà. La svolta investigativa è arrivata attraverso l’analisi dei filmati registrati da sistemi di sorveglianza della zona. Un nubifragio aveva danneggiato le telecamere comunali, costringendo gli inquirenti a recuperare materiale video da impianti privati del quartiere.
Le riprese cruciali, datate tra il 2 e il 3 novembre, mostrano la giovane e il suo conoscente mentre si allontanano da un’area verde nelle vicinanze dell’abitazione familiare della ragazza per poi entrare nella residenza dell’uomo. I filmati dei giorni seguenti dimostrano che la 27enne non ha più lasciato quell’indirizzo.
Convinti della presenza della ragazza ma preoccupati per possibili scenari drammatici, gli inquirenti hanno fatto irruzione nell’alloggio di Dragos-Ioan Gheormescu, operaio trentenne di origini rumene, accompagnati dai tecnici specializzati della scientifica. Tatiana Tramacere è stata trovata nel locale mansardato del terrazzo, in buona salute e libera nei movimenti.
Con sé aveva due dispositivi mobili differenti dal suo cellulare abituale, che risultava disattivato, e che potrebbe aver adoperato nel periodo trascorso nell’abitazione. Il trentenne è stato sentito dagli investigatori e rimane l’unica persona formalmente coinvolta nel procedimento, ma l’inchiesta si è ormai chiusa per mancanza di elementi che configurino violazioni della legge.