Maxi sequestro di abbigliamento fake e prodotti pericolosi

Cinque cittadini cinesi indagati e 75.000 articoli confiscati, per un illecito profitto stimato di mezzo milione di euro.


Prato – Questa Procura della Repubblica ha coordinato una pervasiva attività di repressione di condotte riconducibili alla contraffazione e all’abusivismo commerciale mediante lo sviluppo di uno specifico piano di contrasto attuato con il prezioso ausilio degli appartenenti al gruppo della Guardia di Finanza. Le attività ispettive e di perquisizione promosse ed eseguite hanno permesso di sottoporre a sequestro oltre 75.000 prodotti tra articoli contraffatti, prodotti tessili, capi di abbigliamento e prodotti cosmetici non in regola con le vigenti normative, prodotti alimentari privi degli obblighi in materia di etichettatura e articoli irregolari e potenzialmente pericolosi per la salute pubblica destinati a venire a contatto con i prodotti alimentari.

Dopo un preliminare sviluppo delle informazioni acquisite dal costante controllo economico del territorio, svolto attraverso plurimi servizi di appostamento, pedinamento e osservazione, consultazione delle banche dati in uso al Corpo ed incrocio delle risultanze ottenute, sono stati eseguiti mirati accessi presso otto aziende operanti nella zona industriale del “Macrolotto” di Prato, in particolare nelle Via Ghisleri e Via Chemnitz, nonché nel centro pratese, ovvero via Pistoiese, cuore della Chinatown.

L’attività svolta ha consentito di individuare gli esercizi commerciali materialmente attivi nella commercializzazione dei prodotti irregolari, tutti gestiti da cittadini di nazionalità cinese di età compresa tra ventisette anni e cinquantuno anni. Presso gli esercizi commerciali controllati è stato possibile rinvenire semilavorati e prodotti finiti che riproducevano, con spiccata fedeltà i loghi di alcune delle più note griffe di moda, fra le quali, Luis Vuitton, Givenchy, Christian Dior e Ralph Lauren, Hermes, Celine e Valentino, nonché diversi prodotti potenzialmente pericolosi per la salute pubblica quali prodotti cosmetici, tessili, alimentari e contenitori destinati all’uso alimentare, tutti privi dei requisiti normativi minimi richiesti per l’immissione in commercio.

Nel corso delle attività espletate è stata, inoltre, individuata una cittadina di nazionalità cinese di trentaquattro anni che, all’atto del controllo, ha fornito un documento di identità riconducibile ad altro soggetto, non presente in loco. All’esito delle predette attività, allo stato, si procede nei confronti di n. cinque soggetti per il reato continuato di contraffazione, alterazione di marchi e segni distintivi e sono in corso penetranti accertamenti tecnici con riferimento alla genuinità dei marchi e della qualità dei prodotti.

Contestualmente, si è proceduto all’avvio dei procedimenti sanzionatori con le competenti autorità amministrative, segnatamente la Camera di Commercio per ciò che concerne le violazioni riscontrate sui prodotti tessili immessi sul mercato privi delle informazioni al consumatore previste per l’etichettatura, la Regione Toscana per le violazioni riscontrate sui prodotti cosmetici ed agli oggetti destinati a venire a contatto con i prodotti alimentari e il Dipartimento dell’ICQRF Toscana e Umbria del Ministero Politiche Agricole Alimentari e Forestali per quanto concerne le confezioni di prodotti alimentari privi degli obblighi previsti dalla normativa in materia di etichettatura.

L’insieme degli articoli/prodotti sottoposti a sequestro se immessi sul mercato avrebbero permesso un illecito profitto di circa 500.000,00 euro. Per quanto concerne le responsabilità amministrative i relativi procedimenti sanzionatori sono stati già elaborati dai competenti uffici e notificati ai responsabili.