Nasce “COM.unità dell’Arte Diffusa”, il museo a cielo aperto

Guidato dall’Accademia di Belle Arti di Carrara, unisce 18 istituzioni italiane. Trasforma i territori in uno spazio creativo in tutta Italia.

Milano – L’Accademia di Belle Arti di Carrara è capofila di COM.unità dell’Arte Diffusa (sintetizzato con C.O.M., acronimo di City Open Museum), il nuovo progetto di arte diffusa (transmediale, multimodale, interattiva) che mette in dialogo territori, istituzioni accademiche e culturali italiani, con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio artistico italiano e trasformare città, borghi e piazze in un unico spazio creativo comune superando i confini fisici. Finanziato nell’ambito del PNRR, C.O.M. coinvolge 18 istituzioni accademiche che, mantenendo la propria identità, contribuiscono all’iniziativa con competenze multidisciplinari, spaziando dal design e le arti applicate alla tecnologia, dal teatro alla danza, dal cinema alla musica fino alle arti performative.

City Open Museum nasce da un’idea molto concreta: portare l’arte fuori dai musei e farla diventare parte della vita quotidiana delle persone, nelle città e nei territori – commenta Cinzia Monteverdi, Presidente Accademia di Belle Arti di CarraraCome Accademia di Belle Arti di Carrara siamo impegnati a guidare una rete di 18 istituzioni che lavorano insieme per creare un museo aperto, contemporaneo e partecipato. Un progetto reso possibile grazie ai fondi del PNRR, che ci permettono di sperimentare nuovi linguaggi e nuovi modi di vivere il patrimonio, rendendolo più vicino, accessibile e condiviso. E soprattutto perché crediamo che l’arte, quando incontra le persone nel loro spazio di vita, sappia accendere stupore, senso di appartenenza e desiderio di futuro. Ci auguriamo in tal senso una grande partecipazione”. 

Il progetto mette al centro la ricerca artistica contemporanea, valorizzando il lavoro di artisti, studiosi e studenti italiani e internazionali impegnati a interpretare il territorio, la memoria, la storia, le tematiche sociali e i fatti estetici. Allo stesso tempo amplia l’offerta didattica del sistema AFAM (Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica), creando nuove dimensioni formative trasversali tra le arti e le scienze, moduli e percorsi di ricerca dedicati all’interazione tra digitale, arte contemporanea e tecnologica.

“Il lavoro per l’Arte è un ‘lavoro dello spirito’. Non è forse scontato, allora, ricordare che il primo lavoro dello spirito è il lavoro dell’artista; l’Arte è anzi il modello per ogni attività che aspiri ad una totale emancipazione – spiega Angelo Capasso, Direttore Artistico del progetto, critico d’arte e docente di Storia dell’Arte Contemporanea e Storia e Metodologia della Critica d’Arte dell’Accademia di Belle Arti di Carrara – Ogni progetto, ogni sede, ogni artista, ogni studioso partecipa a C.O.M. con un suo contributo all’Arte, e le Arti, prese in questo grande contenitore, si presentano come gli arti di un corpus totale, com-posito e com-posto, tenuto insieme dalla cornice concettuale ed elastica di C.O.M., dove ogni esperienza è atta a produrre uno spirito di comunità laboriose con audience sempre diverse: i concerti, le mostre e le installazioni con il pubblico generale, i laboratori e i dibattiti con un pubblico selezionato, gli studi preparatori, le sperimentazioni e le ricerche con un pubblico potenziale, ovvero quello che ne fruirà a futura memoria. Attraverso queste iniziative e una forte componente digitale e archivistica – continua Capasso – C.O.M. crea luoghi mentali che reinterpretano la vocazione dell’arte a vivere al di fuori di confini rigidi, all’interno di una totalità, secondo quella spinta wagneriana che oggi si esprime come una grande COM.unità (con)temporanea”. 

Tra gli appuntamenti di rilievo – Tra le iniziative comprese nel fitto calendario di eventi, in continua espansione e consultabile online, spicca “Poetiche dell’oggetto” (12 dicembre, ore 18.00, Museo CARMI Museo Carrara e Michelangelo): la mostra riunisce opere di diversi artisti, tra cui Aron Demetz, Flavio Favelli, Paolo Grassino, Nicola Samorì,Davide Rivalta, Pietro Ruffo. Il giorno dopo (il 13 dicembre), sempre a Carrara, tra l’Aula Magna dell’Accademia, il Cinema Garibaldi e il Teatro degli Animosi, sarà la volta di Giovanni Lindo Ferretti. Itineranze Appenniniche: per l’intera giornata, l’ex leader della “CCCP – Fedeli alla linea”, band punk nata negli anni Ottanta, sarà protagonista di incontri, interviste e dibattiti con alcuni ospiti, tra cui il fumettista Michele Petrucci e il regista Alessandro Cattaneo. Nella stessa giornata, a Palazzo del Medico, alle ore 18.00, si svolgerà la mostra Flavio Costantini.

Anarchici. Costantini è un illustratore la cui ricerca visiva coniuga rigore formale e sensibilità narrativa. Il suo lavoro indaga i rapporti tra immagine, memoria e identità, trasformando temi complessi in composizioni essenziali ma dense di significato. In questa mostra, l’artista offre una lettura personale e critica dell’immaginario anarchico, restituendolo attraverso illustrazioni che uniscono forza simbolica, attenzione al dettaglio e una raffinata costruzione delle atmosfere.

Dal 17 dicembre, poi, prenderà avvio il festival Exstrabold un Festival di sperimentazione visiva e live Media Art. Il primo appuntamento sarà proprio il 17 dicembre (alle ore 21.00 presso il Teatro degli Animosi di Carrara), quando arriverà lo studio modenese FUSE* con Onirica, un’installazione audiovisivache, servendosi di immagini generate dall’intelligenza artificiale, esplorerà la dimensione dei sogni e la creatività della mente dormiente. Dal 17 al 20 dicembre, nell’Aula Magna dell’Accademia, sarà anche ospitata NOIR in collaborazione con il Centre Pompidou – coproduzione Flash Forward Entertainment (Taiwan) – con il sostegno del CNC, di TAICCA (Taiwan) e Regione Auvergne-Rhône-Alpes. Si tratta di un’installazione immersiva di Pierre-Alain Giraud e Stéphane Foenkinos tratta dal saggio biografico di Tania de Montaigne.

Volgendo inoltre lo sguardo al prossimo anno, il 22 gennaio si aprirà il sipario sulla mostra “Fabio Mauri. Arte e ideologia” (Palazzo del Medico Piazza Albericadi Carrara): l’esposizione approfondirà il lavoro del grandeartista, scrittore e drammaturgoromano in occasione del centenario della sua nascita. Mentre il Festival Exstraboldproseguirà con Alva Noto – UNI-HYbr:ID (11 gennaio 2026 ore 21.00 – Teatro degli Animosi, Carrara), Echo, Teatro Danza Multimediale Human and Machine, a cura del Conservatorio “G. Puccini” di La Spezia  e Accademia di Belle Arti di Carrara (10 febbraio 2026 ore 21.00 – Teatro Dialma Ruggiero, La Spezia), Lorem – Time coils Queer Codes – Live media night,  a cura del Conservatorio “G. Puccini” di La Spezia  e Accademia di Belle Arti di Carrara Accademia di Belle Arti di Carrara (25 marzo 2026 ore 21.00 – Teatro Dialma Ruggiero, La Spezia).

Fino al prossimo 30 aprile, invece, all’Università degli Studi Link di Roma, andrà avanti “Sperimentazioni tra arti e tecnologie”: workshop su come la scena mediata e aumentata dalle tecnologie stimoli l’approfondimento critico su un nuovo linguaggio teatrale, estremamente complesso, spesso veicolo di comprensione della realtà e specchio delle attuali problematiche e sfide sociali. Inoltre, dal 1° gennaio al 28 febbraio, all’Accademia di Carrara saranno protagonisti gli eventi del Festival Diffuso internazionale della Ricerca Social Eco Design:“Mostra ADI. Premio Compasso d’Oro International Award, Osaka” (dal 1° gennaio al 28 febbraio); “Ezio Manzini: Abitare la Prossimità” (12 gennaio); “China Design – Conferenza – Accademia Belle Arti Hubei” (13 gennaio); “Fondazione Castiglioni. Conferenza – Workshop: il Design è un gioco serio” (19 gennaio); “Johann Le Guillerm. Workshop + Performance” (26,27,28 gennaio); “Mostra Elaborati degli Studenti della Scuola di Design dell’Accademia di Belle Arti di Carrara” (dal 1 al 28 febbraio); “Giovanni Raimondi: Poseidonia” (02 febbraio); “Sabrina Sguanci / Workshop: Materiali per la bioricettività” (03 febbraio).

“L’Accademia di Belle Arti di Carrara, attraverso questo progetto di cui è orgogliosamente capofila, ribadisce il suo ruolo di protagonista nella valorizzazione e nell’evoluzione del patrimonio artistico italiano, portando l’arte fuori dalle sue mura per farla entrare nelle vite delle persone, in un continuo scambio che stimola la creatività, l’immaginazione e la riflessione” –sottolineaMarco Baudinelli, Direttore Accademia di Belle Arti di Carrara – In un paese come l’Italia, che da sempre è considerato un grande museo a cielo aperto, il progetto City Open Museum si propone di estendere questa concezione, arricchendola con una dimensione innovativa e contemporanea.

L’arte non è più solo quella che possiamo ammirare all’interno di un museo, ma diventa un’esperienza che attraversa le città, i quartieri, i parchi, le piazze e, soprattutto, le menti di chi vi si avvicina. Siamo convinti inoltre che C.O.M. rappresenti una risposta forte e innovativa ai temi della globalizzazione e della digitalizzazione, in cui l’arte diventa non solo patrimonio da custodire, ma anche strumento di dialogo e di incontro, capace di stimolare la riflessione e di arricchire la nostra visione del mondo”.

Dal Settecento ad oggi: la storia di un’Accademia che guarda al futuroFondata nel 1769 per sostenere l’arte e al tempo stesso valorizzare l’industria del marmo, l’Accademia di Carrara è una delle più antiche istituzioni artistiche italiane. Nel periodo napoleonico assunse il nome di Eugeniana, ottenendo maggior prestigio nazionale e ampliando la sua offerta formativa.

Negli stessi anni, si sviluppò anche la gipsoteca, arricchita da modelli e calchi donati da grandi scultori attratti dai marmi locali, tra cui spicca Antonio Canova. L’Accademia ha formato generazioni di artisti destinati alla fama internazionale, come Carlo Finelli, Pietro Tenerani, Bernardo Raggi, Giovanni Tacca e Benedetto Cacciatori. Nel periodo più recente, invece, si è legata a figure della scena contemporanea come Jeff Koons, Maurizio Cattelan, Marina Abramović e Cai Guo-Qiang.

L’offerta formativa si articola in 3 dipartimenti (Arti Visive, Comunicazione e Didattica dell’Arte, Progettazione e Arti Applicate) e 10 scuole (Scultura, Pittura, Cinema, Fotografia e Audiovisivo, Grafica d’Arte, Didattica dell’Arte, Design, Fumetto e Illustrazione, Decorazione, Nuove Tecnologie Arte, Scenografia).  Con i suoi 1120 studenti, provenienti da tutto il mondo, oggi l’Accademia continua a coniugare patrimonio e innovazione, costruendo ponti tra tradizione, sperimentazione e mondo professionale. Per maggiori informazioni: https://www.cityopenmuseum.com/