Omicidio Manuela Petrangeli, chiesto l’ergastolo per l’ex compagno

Per la Procura non ci sono margini per eventuali attenuanti. Richiesti anche 18 mesi di isolamento diurno per Gianluca Molinaro.

Roma – Formulata la richiesta di ergastolo con 18 mesi di isolamento diurno per Gianluca Molinaro, l’uomo che il 4 luglio 2024 ha ucciso a colpi di fucile a canne mozze l’ex compagna Manuela Petrangeli. L’imputato, reo confesso, è accusato anche di atti persecutori aggravati. Secondo i pubblici ministeri non sussistono elementi per concedere alcuna attenuante.

La relazione tra i due, dalla quale era nato un figlio di 9 anni, si era interrotta dopo che l’uomo aveva sospettato una presunta relazione extraconiugale della donna. Daquel momento era iniziata una persecuzione durata mesi, caratterizzata da messaggi intimidatori e minacce che impedivano alla 50enne di vivere serenamente. “Ti vengo a pisciare sulla bara”, le scriveva Molinaro. In altri messaggi faceva riferimento al presunto amante: “Mi prenderò la mia rivincita. Sarà spaventosa per te e per lui, una vendetta che ti segnerà per sempre”. In un’altra occasione aveva scritto: “Mi farò tipo Hannibal Lecter”, evocando il famoso serial killer cannibale del film Il silenzio degli innocenti.

L’aggressione mortale è avvenuta in via degli Orseolo, tra i quartieri Portuense e Casetta Mattei, all’uscita della fisioterapista dalla casa di cura Villa Sandra dove prestava servizio. Molinaro l’ha attesa a bordo della sua automobile e ha fatto fuoco senza scendere dal veicolo. Subito dopo ha contattato un’altra ex compagna, Debora Notari, informandola: “Gli ho sparato du’ botti”. La donna ha immediatamente allertato i carabinieri e ha mantenuto il contatto telefonico con l’uomo fino al suo arrivo in caserma, avvenuto circa un’ora dopo, per consegnarsi alle autorità.

Nella sua requisitoria, il Pm Antonella Pandolfi ha descritto Petrangeli come “una donna forte e determinata, barbaramente uccisa da un uomo vittima di sé stesso e delle sue ossessioni patologiche”. Secondo l’accusa, la vittima rappresenta “l’esempio del più brutale, arcaico e ancestrale modello del patriarcato nella relazione uomo-donna, frutto di stereotipi che Molinaro ha interpretato nel peggior modo possibile”.

La Procura ha sottolineato che l’imputato ha precedenti per aggressione e che il suo comportamento persecutorio e l’omicidio premeditato non lasciano spazio ad alcuna circostanza attenuante.