I carabinieri hanno rintracciato l’uomo alla fermata di un autobus, su di lui pendeva un provvedimento di cattura per invasione di terreni ed edifici.
Trieste – Non si fermano i controlli condotti dal Comando Compagnia dei Carabinieri di Aurisina. I militari della Stazione di Miramare hanno individuato e arrestato un cittadino iracheno latitante dal 2023. L’uomo, individuato alla fermata di un autobus a Trieste, è stato identificato e, dopo un’accurata verifica nella banca dati delle Forze di Polizia, è emerso a suo carico un provvedimento di cattura rimasto ineseguito per anni.
L’individuo, già noto alle autorità italiane, era stato condannato per invasione di terreni ed edifici, commessi nei magazzini del Porto Franco di Trieste nel 2019. Già durante il processo aveva fatto perdere le proprie tracce, sottraendosi alla giustizia e facendo scattare un mandato di cattura. Da allora, aveva eluso ogni tentativo di rintraccio, riuscendo a muoversi con discrezione.
L’uomo è stato fermato durante un servizio di pattuglia, a dimostrazione del fatto che l’attività di prevenzione svolta quotidianamente dall’Arma dei carabinieri risulta essere dimostrazione di efficienza e tutela della sicurezza per la cittadinanza. Alla vista dei militari, il quarantenne ha mantenuto un atteggiamento apparentemente tranquillo, ma i controlli incrociati sulle banche dati hanno rivelato immediatamente la sua reale identità e il mandato di cattura ancora in vigore.
I carabinieri hanno dunque proceduto all’arresto e al trasferimento dell’uomo presso il Carcere del Coroneo, dove sconterà finalmente la pena prevista dalla condanna. L’utilizzo di mezzi pubblici, spesso sfruttato come via di fuga per malviventi e soggetti ricercati per eludere i controlli principali, è costantemente monitorato dalle Forze dell’Ordine anche mediante semplici controlli di routine.
L’impegno dell’Arma continua senza sosta per garantire sicurezza e legalità sul territorio, con un occhio di riguardo alle aree urbane più frequentate e alla tranquillità dei viaggiatori del trasporto pubblico. L’obiettivo rimane quello di rafforzare la sorveglianza e assicurare alla giustizia chiunque tenti di sottrarsi alla legge.