L’uomo dovrà scontare in prigione oltre due anni di pena per una lunga serie di reati commessi tra il 2013 e il 2019.
Verona – La polizia di Stato ha eseguito un provvedimento restrittivo, emesso dall’Ufficio di Sorveglianza di Verona, nei confronti di un cittadino marocchino del 1995, condannato in via definitiva a una pena detentiva complessiva di oltre due anni e al pagamento di sanzioni pecuniarie per un totale di 1.300 euro.
In particolare, con una decisione emessa l’11 novembre 2025, il Magistrato di sorveglianza ha messo fine alla possibilità, per il condannato, di scontare la pena presso la propria abitazione. Il provvedimento è arrivato dopo un nuovo calcolo complessivo delle condanne – il cosiddetto “cumulo pene” – dal quale è risultato che il periodo di carcere ancora da scontare supera i limiti previsti dalla legge per poter restare ai domiciliari. Da qui la decisione di revocare la misura alternativa e disporre il ritorno in carcere.
L’uomo, che ha iniziato a delinquere già da giovanissimo, si è reso responsabile, nel corso degli anni, di delitti di vario genere tra i quali rapina aggravata in concorso, guida in stato di ebrezza con rifiuto di sottoporsi agli accertamenti alcolemici, spaccio di sostanze stupefacenti, resistenza a pubblico ufficiale e lesioni aggravate, tutti commessi a Verona dal 2013 al 2019. È stato, così catturato dagli agenti della Sezione “Catturandi” della Squadra Mobile della Questura scaligera e, al termine delle formalità di rito, è stato accompagnato presso la Casa circondariale di Verona-Montorio, come disposto dall’Autorità Giudiziaria, per scontare la pena residua.
L’epilogo giudiziario rappresenta un risultato importante dell’azione di contrasto alla criminalità, frutto della costante cooperazione tra il personale della polizia di Stato veronese e l’Autorità Giudiziaria.