Spaccio high-tech, cocaina consegnata come pizza

Due fratelli utilizzavano ordini online e corrieri su auto a noleggio per distribuire cocaina tra la movida cittadina.

Roma – Ordini via social, sim fittizie per eludere i controlli e consegne rapide con auto a noleggio: così due fratelli ecuadoregni avevano messo in piedi un efficiente servizio “delivery” della cocaina.

Il business familiare è crollato quando uno di loro è stato sorpreso dalla polizia di Stato nel pieno di una delle consegne programmate per la serata. Bloccato subito dopo lo scambio droga-denaro, il giovane aveva addosso alcune dosi di cocaina, circa 700 euro in contanti e due cellulari, di cui uno dedicato alla gestione degli ordini.

La successiva perquisizione domiciliare ha consentito di rintracciare il complice consanguineo e di sequestrare ulteriore droga, oltre a materiale per il confezionamento ed un bilancino di precisione ancora intriso di residui di “polvere bianca”.

Le indagini, condotte dagli investigatori del I Distretto Trevi Campo Marzio, hanno permesso di ricostruire un sistema di spaccio strutturato, gestito attraverso una sorta di “sala operativa” che riceveva ordinazioni di droga via social network o tramite piattaforme di messaggistica istantanea.

Dalla centrale venivano poi impartite istruzioni precise ai corrieri – veri e propri “riders” della cocaina – che effettuavano le consegne a bordo di mezzi propri o auto a noleggio, soprattutto nelle ore serali e notturne, nelle zone più frequentate della movida capitolina.

Per eludere i controlli, i pusher utilizzavano schede sim intestate a nomi fittizi e, una volta terminato il “giro di consegne”, prima di rifornirsi di nuove dosi, affidavano a loro volta il danaro incassato a terzi, così da non rischiare di perdere il profitto in caso di arresto.

I due fratelli, un ventisettenne e un trentenne di origine ecuadoregna, sono ora gravemente indiziati del reato di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. L’Autorità giudiziaria ha convalidato l’arresto.