Crollo del campanile di Accumoli, condannato l’ex sindaco

La Corte d’Appello di Roma ribalta in parte la sentenza di primo grado: otto mesi a Stefano Petrucci per la tragedia che nel 2016 costò la vita a una famiglia.

Roma – La Corte d’Appello capitolina ha emesso una sentenza mista in merito al crollo del campanile di Accumoli, in provincia di Rieti, avvenuto durante il terremoto del 24 agosto 2016 che devastò anche Amatrice. I giudici hanno confermato l’assoluzione di Matteo Buzzi, all’epoca direttore dei lavori sull’edificio, mentre hanno condannato a otto mesi di reclusione Stefano Petrucci, ex sindaco del comune.

In primo grado, entrambi gli imputati erano stati assolti. Il crollo della struttura, avvenuto in seguito alle violente scosse che colpirono il Centro Italia, provocò la morte della famiglia Tuccio: padre, madre e due bambini, che trovarono la morte sotto le macerie.

La sentenza d’appello segna un cambio di rotta rispetto al giudizio precedente, attribuendo responsabilità amministrativa all’ex primo cittadino, mentre esclude colpe tecniche da parte del direttore dei lavori.