Coltello, martello e quasi tremila euro addosso. La polizia lo ha fermato in seguito a una segnalazione al 112.
Como – La Polizia di Stato ha denunciato in stato di libertà per ricettazione, possesso illegale di armi, oltraggio, resistenza e violenza a Pubblico Ufficiale, ubriachezza molesta, rifiuto di fornire le generalità e imbrattamento di cose altrui, un 66enne rumeno, senza fissa dimora, con numerose condanne per reati contro il patrimonio.
Verso l’una di questa notte, una volante è stata indirizzata in via Garibaldi, in quanto tramite il 112 NUE, era stato segnalato un senzatetto che andava di portone in portone, probabilmente per trovare un riparo.
Infatti, dopo una breve perlustrazione, i poliziotti hanno rintracciato il 66enne rumeno che stava allestendo un giaciglio di fortuna nell’androne di uno stabile della stessa via.
Alla vista degli agenti però la reazione del rumeno è stata sproporzionata e violenta, l’uomo ha iniziato ad insultare pesantemente i poliziotti tentando anche di colpirli con le mani, operazione non andata a termine in quanto è stato subito assicurato nell’auto di servizio.
E proprio durante le operazioni di messa in sicurezza, che gli agenti, dall’ispezione sulla sua persona, gli hanno trovato addosso un coltello a serramanico, un martello, quasi tremila euro in contanti e banconote in valuta estera.
Portato in Questura l’uomo si è reso protagonista di ulteriori reati, oltre a perseverare nella sua condotta ostile e offensiva, ha rifiutato di fornire le sue generalità ed infine urinato nei locali della volante.
Al termine delle incombenze riguardanti la sua identificazione e la rubricazione dei reati commessi è stato denunciato in stato di libertà per ricettazione, possesso illegale di armi, oltraggio, resistenza e violenza a Pubblico Ufficiale, ubriachezza molesta rifiuto di fornire le generalità e imbrattamento.
All’uomo è stato inoltre notificata una sanzione amministrativa con un verbale di allontanamento in base al Regolamento di Polizia Urbana e la sua posizione verrà attentamente vagliata dai poliziotti dell’Ufficio Immigrazione, che stileranno una dettagliatissima relazione tecnica sul suo conto, atta all’emissione di un efficace e definitivo provvedimento amministrativo.
Sono in corso accertamenti per risalire alla provenienza della consistente somma denaro, per la quale il 66enne rumeno non ha saputo dare una giustificazione sul possesso.