Troppo gravi le ferite riportate nell’aggressione. A ucciderla un 44enne marocchino senza permesso di soggiorno.
Bologna – Si è spenta dopo quasi tre mesi di ricovero Nadia Khaidar, cinquantenne di nazionalità marocchina brutalmente aggredita dal precedente partner lo scorso 27 luglio nel capoluogo emiliano. La donna non è riuscita a superare i gravi traumi subiti durante l’attacco. Per l’uomo, quarantaquattrenne connazionale già noto alle autorità e privo di permesso di soggiorno, l’imputazione passerà da tentato omicidio a omicidio volontario.
La vittima svolgeva attività di pulizia presso una struttura alberghiera ed è deceduta lunedì mattina nella sua camera presso l’Ospedale Santa Viola, dove era stata trasferita dopo un mese trascorso nel reparto di terapia intensiva del Maggiore. Le sue condizioni erano state giudicate da subito gravissime, con prognosi riservata e rischio vitale.
L’episodio di violenza si era consumato in via del Cossa, nel quartiere Santa Viola. L’ex partner aveva prima tamponato deliberatamente il veicolo della cinquantenne, per poi aggredirla fisicamente all’interno dell’abitazione che condivideva con alcuni familiari. I militari dell’Arma, allertati dalle segnalazioni dei residenti, erano intervenuti bloccando l’aggressore con l’accusa di tentato omicidio, che ora verrà modificata in omicidio alla luce del tragico epilogo.