Sospesa per otto giorni la licenza della struttura. Operazione della Questura nell’ambito dei controlli per il Giubileo.
Roma – Aveva aperto un B&B a due passi dal Vaticano, in una posizione strategica per accogliere i turisti in arrivo per il Giubileo da tutto il mondo, ma non altrettanto “trasparente” agli occhi della Polizia di Stato.
È quanto emerso in via Gelsomino dai controlli orientati dagli agenti della Divisione Amministrativa della Questura, che hanno scoperto che, all’interno della struttura ricettiva, transitavano pellegrini di fatto “sconosciuti” al portale “Alloggiati web” della polizia.
Proprio nel corso dell’ispezione, i poliziotti hanno infatti appurato la presenza di quattro ospiti “fantasma”, il cui check-in non era stato in alcun modo comunicato alla Questura, a discapito della loro tracciabilità da parte delle Forze dell’ordine.
A dispetto della scusante addotta dal titolare, che ha provato a giustificarsi affermando di non essere in possesso delle credenziali per l’accesso al portale, la normativa vigente impone in ogni caso, infatti, l’obbligo di comunicazione, anche con modalità alternative come la posta elettronica certificata.
Alla luce delle irregolarità riscontrate, il Questore di Roma ha disposto la chiusura della “ghost house”, con contestuale sospensione della licenza per otto giorni.
L’operazione si inserisce nel quadro del piano straordinario di controlli messo in campo dalla Questura di Roma in occasione dell’anno giubilare, volto a garantire legalità, sicurezza e trasparenza anche nel settore ricettivo, con un occhio di riguardo alle aree a forte vocazione turistica.