La Guardia di Finanza e Dogane hanno scoperto la valuta non dichiarata celata nei bagagli. Immediate le sanzioni e gli accertamenti sui redditi dichiarati.
Forlì-Cesena – Le Fiamme Gialle, congiuntamente ai funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, in servizio presso l’Aeroporto “Luigi Ridolfi” di Forlì, nell’ambito dei consueti controlli in materia di trasferimenti transfrontalieri di valuta, titoli o altri valori mobiliari, hanno individuato una viaggiatrice straniera, in partenza verso un Paese extra Schengen, che aveva occultato sulla persona e all’interno dei propri bagagli denaro contante per un ammontare di oltre 36.000,00 euro.
Alle richieste di rito da parte dei militari della Guardia di Finanza e dei funzionari doganali, la passeggera aveva replicato “non ho nulla da dichiarare”. Insospettiti dal suo atteggiamento, gli operanti hanno deciso di controllare il contenuto del bagaglio a mano, rinvenendo, ben occultato tra gli effetti personali, denaro contante per un ammontare di oltre 12.000,00 euro.
In più, dopo aver ricevuto una serie di risposte ancor più vaghe e sospette, i finanzieri ed i funzionari della Dogana hanno esteso i controlli anche al bagaglio da stiva, rinvenendo ulteriori 24.000,00 euro in contanti.
AI termine del controllo, gli operanti hanno proceduto all’accertamento di violazioni della normativa valutaria applicando le sanzioni pecuniarie e procedendo al sequestro delle somme nelle misure previste dalla legge, avendo la passeggera occultato e trasportato denaro contante per un importo superiore a 10.000 euro.
In merito al denaro rinvenuto, la donna si giustificava riferendo che si trattava di risparmi derivanti da redditi di lavoro dipendente percepiti nel bolognese, per i quali sono ancora in corso accertamenti. I controlli doganali eseguiti e lo sviluppo delle sinergie operative, alla luce del Protocollo d’intesa tra la Guardia di Finanza e l’Agenzia delle dogane e dei monopoli, recentemente rinnovato, costituiscono un chiaro ed efficace strumento di presidio della legalità e testimoniano il costante impegno a tutela degli interessi finanziari unionali, a contrasto dei traffici illeciti di valuta.