Proteste per i nuovi cartelli: “Segno di discriminazione e mentalità superata”.
Verona – La vicenda del parroco della chiesa di San Niccolò che vieta l’ingresso ai cani ha destato attenzione. Ora però la situazione è peggiorata: sono comparsi cartelli ritenuti assurdi, stando a quanto il Movimento Centopercentoanimalisti.
Il sacerdote non ha compreso la protesta, fanno sapere dal Movimento. Anzi, ha reagito con ironia, modificando i cartelli e rendendo la questione ancora più grave. È ormai evidente che, dopo la segnalazione, seguiranno azioni più incisive.

“Non si tratta solo del fatto che un cane può assistere alla messa. Il problema è un altro: il divieto mostra chiaramente che l’animale viene considerato un essere di minor valore, non degno di entrare in un luogo sacro.
Si tratta di un atteggiamento di esclusione e svilimento verso queste creature, che invece meritano attenzione e rispetto, spesso più di chi si inginocchia nei banchi. È il riflesso di una mentalità antica che deve cambiare. L’auspicio è che, all’ingresso delle chiese, non compaiano più cartelli di divieto, ma messaggi inclusivi come: Qui tutti sono i benvenuti” è l’auspicio del Movimento.