Un 17enne accusato di revenge porn si aggiunge ai due giovani già sotto inchiesta. La vittima sarebbe stata abusata, filmata e minacciata con la diffusione dei video.
Sulmona – Si allarga l’inchiesta sugli abusi ai danni della dodicenne di Sulmona, vittima di violenze e ricatti sessuali. Salgono infatti a tre gli indagati, riporta l’Ansa: l’ultima iscrizione nel registro riguarda un 17enne, ritenuto responsabile della registrazione di un video in cui compare la giovanissima vittima.
Il ragazzo dovrà rispondere dell’accusa di revenge porn, la stessa contestata anche agli altri due giovanissimi già coinvolti, un 14enne e un 18enne. Per questi ultimi, però, l’ipotesi di reato è più grave: violenza sessuale di gruppo in concorso, oltre alla diffusione di materiale sessualmente esplicito.
Secondo quanto emerso, gli abusi sarebbero andati avanti per circa due anni, accompagnati da minacce continue. Quando la vittima ha iniziato a sottrarsi, i video che la ritraevano in situazioni intime sarebbero stati diffusi attraverso chat WhatsApp, aggravando ulteriormente il dramma.
Le indagini della Procura proseguono per chiarire le responsabilità individuali e verificare la portata della diffusione dei contenuti, in un quadro che resta estremamente delicato per la giovane coinvolta e per la comunità locale.