Il trapper arrestato con una pistola clandestina dopo il concerto di Emis Killa: “La portavo per non essere derubato della collana da 200mila euro”.
Milano – Il gip del capoluogo lombardo, Fiammetta Modica, ha convalidato l’arresto e disposto la custodia cautelare in carcere per il trapper Baby Gang, finito a San Vittore dopo essere stato trovato in possesso di una pistola clandestina con matricola abrasa. Il 24enne, all’anagrafe Mouhib Zaccaria, è accusato di detenzione di arma clandestina e ricettazione.
La perquisizione che ha portato alla scoperta dell’arma era stata disposta dalla Procura di Lecco nell’ambito di un’indagine più ampia su armi e droga. Interrogato dalla giudice per le indagini preliminari, il trapper ha risposto a tutte le domande fornendo la sua versione dei fatti.
Nell’ordinanza di custodia cautelare, il gip sottolinea come Baby Gang “ha dimostrato assoluta indifferenza ai provvedimenti dell’autorità giudiziaria” ed evidenzia un “elevatissimo rischio di reiterazioni criminali connesso all’impiego e alla detenzione di armi”.
Il giovane artista era sottoposto da un anno alla sorveglianza speciale di pubblica sicurezza per la durata di un anno e mezzo. Proprio in virtù di questa misura, tre sere prima dell’arresto era stato autorizzato dal Tribunale a dormire una sola notte in un albergo fuori casa a Milano per esibirsi ad Assago come ospite del cantante Emis Killa. È stato proprio in quell’albergo che è stato sorpreso nuovamente con un’arma.
Per la giudice, Baby Gang “ha violato le misure cautelari disposte tanto da rendere necessari aggravamenti e ha infranto le prescrizioni conseguenti alla sorveglianza speciale”.
Durante l’interrogatorio, il trapper ha fornito una spiegazione che il gip ha definito “assolutamente inverosimile”. Baby Gang ha dichiarato di portare con sé la pistola per difesa personale, specificando di indossare “sempre una collana dal valore di più di 200mila euro”. Ha inoltre fatto riferimento a un furto subito mesi fa nella sua abitazione di Calolziocorte, in provincia di Lecco.
“La sera in cui sono stato arrestato, dopo il concerto di Emis Killa, non avevo con me gli uomini della sicurezza ed ero lì con una ragazza”, ha spiegato il 24enne. “Ho preferito tenermi un’arma piuttosto che avere paura di essere derubato”.
Il trapper ha anche tentato di minimizzare la gravità del possesso dell’arma, sostenendo che “alcuni videoclip li faccio con divise e armi finte, li prendo da un fornitore di Napoli di materiale cinematografico”. Riguardo alla pistola sequestrata, ha affermato che non sarebbe “neanche vera”, definendola una “scacciacani” che “è stata modificata”.
Tuttavia, queste giustificazioni non hanno convinto il gip, che ha ritenuto necessario mantenere la custodia cautelare in carcere per il rischio di reiterazione del reato e per l’inosservanza delle misure già imposte dall’autorità giudiziaria.