Si tratta di un 27enne di Girasole, accusato dell’omicidio del giovane operaio, ucciso durante i festeggiamenti di Carnevale a Bari Sardo, in Ogliastra.
Nuoro – Svolta decisiva nell’inchiesta sulla morte di Marco Mameli, il giovane operaio di 22 anni originario di Ilbono, ucciso lo scorso 1° marzo durante una rissa scoppiata in occasione dei festeggiamenti carnevaleschi nella piazza principale di Bari Sardo, nel territorio dell’Ogliastra.
Gli investigatori hanno posto in stato di fermo un 27enne residente a Girasole, ritenuto responsabile dell’omicidio. L’uomo è stato condotto presso la casa circondariale San Daniele di Lanusei dove rimane a disposizione dell’autorità giudiziaria.
Quella tragica sera, una lite tra gruppi di giovani degenerò rapidamente, culminando con l’aggressione mortale ai danni di Mameli. Durante la stessa rissa era rimasto ferito anche Andrea Contu, 26enne, anch’egli di Ilbono, per il cui ferimento il 27enne arrestato nelle scorse ore si era spontaneamente presentato alle autorità subito dopo l’accaduto, ammettendo le proprie responsabilità.
Questo gesto di autoaccusa per l’aggressione a Contu aveva inizialmente fatto concentrare l’attenzione degli inquirenti sul giovane, che però fino a oggi non era stato formalmente incriminato per la morte di Mameli. Le indagini approfondite condotte dalla polizia hanno raccolto elementi sufficienti per contestargli l’omicidio del giovane operaio.