Dopo anni di reati e violazioni, la Polizia di Stato ha accompagnato alla frontiera un uomo espulso dal territorio nazionale.
Forlì – La Polizia di Stato ha eseguito, mercoledì scorso, l’espulsione con accompagnamento alla frontiera di un uomo pregiudicato. L. A., cittadino marocchino, vanta una lunga serie di reati predatori e in materia di stupefacenti che, sin dal 2016, ha fatto sì che perdesse i requisiti per il soggiorno regolare, precedentemente acquisito.
Da allora per lui una condanna per stupefacenti, l’ingresso in carcere, la violazione del regime alternativo alla detenzione, una nuova condanna per evasione e la nuova detenzione.
Una volta scontata la pena, non ha ottemperato all’espulsione con intimazione, rimanendo sul territorio nazionale e tentando di regolarizzarsi nuovamente chiedendo, nel 2024, la protezione internazionale, che tuttavia è stata rigettata dalla Commissione.
Nello stesso periodo aveva inizio una nuova serie di condotte antisociali, questa volta nei confronti dei suoi famigliari: vessazioni, liti, atti persecutori. Ad ottobre viene emesso nei suoi confronti il provvedimento di ammonimento del Questore, tuttavia le condotte violente continuano: a gennaio viene denunciato dalla moglie.
Questa settimana il sottile filo che lo legava ancora al territorio italiano è stato reciso: ottenuto il nulla osta da parte dell’Autorità Giudiziaria e allineate tutte le condizioni per procedere all’espulsione, è stato coattivamente accompagnato alla frontiera aeroportuale di Bologna ed espulso dallo Stato.