Arrestato Lerry Gnoli, l’uomo che a Cervia investì e uccise una turista con la ruspa

Indagato per l’omicidio colposo di Elisa Spadavecchia, il 54enne è risultato positivo alla cocaina nei test effettuati dopo l’incidente.

Ravenna – Lerry Gnoli, 54 anni, è stato arrestato e condotto in carcere su richiesta della Procura di Ravenna per l’omicidio colposo di Elisa Spadavecchia, la turista vicentina di 66 anni travolta e uccisa da una ruspa il 24 maggio 2025 sulla spiaggia di Pinarella di Cervia. L’uomo, già condannato per omicidio stradale nel 2022, è risultato positivo alla cocaina nei test effettuati dopo il tragico incidente, anche se non è ancora chiaro se l’assunzione sia avvenuta a ridosso dell’evento.

Il dramma si è consumato alle 11 di mattina di un sabato di fine maggio, quando Elisa Spadavecchia, insegnante in pensione originaria del Barese e residente a Creazzo (Vicenza), è stata travolta da una ruspa mentre prendeva il sole sulla battigia, vicino al bagno numero 70. La donna, in vacanza con il marito, un ex ufficiale dei carabinieri, è morta sul colpo. L’incidente è avvenuto in un tratto di spiaggia libera gestito dalla Cooperativa Bagnini di Cervia, ma il Comune e la cooperativa hanno chiarito che i lavori di spianamento delle dune, effettuati da Gnoli, non erano autorizzati, soprattutto in un giorno affollato come un sabato di inizio stagione balneare.

Secondo le indagini, coordinate dalla pm Lucrezia Ciriello con il procuratore capo Daniele Barberini, Gnoli avrebbe agito di propria iniziativa, senza un mandato ufficiale. La ruspa, sequestrata immediatamente dopo l’incidente, è sotto esame per verificare freni, segnalatori acustici e dotazioni di sicurezza. La Procura non ha ritenuto necessaria un’autopsia sulla vittima, dato il chiaro nesso tra l’investimento e la morte, e ha rilasciato il nulla osta per i funerali, celebrati il 30 maggio a Creazzo con una commossa partecipazione della comunità.

L’indagine della Procura di Ravenna si concentra su due questioni principali: chi, se non di sua iniziativa, ha autorizzato Gnoli a operare in spiaggia, e se l’uomo avesse le necessarie abilitazioni per guidare la ruspa, nonostante la patente revocata. La qualificazione del reato come omicidio colposo, anziché omicidio stradale, è dovuta al fatto che l’incidente è avvenuto su un’area demaniale marittima, dove non si applicano le stesse normative stradali. Tuttavia, i risultati dei test tossicologici e degli esami del sangue, ancora in attesa, potrebbero portare a un aggravamento delle accuse e a ulteriori misure cautelari.

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