Corruzione a Prato, imprenditore finisce ai domiciliari

Indagata anche l’ex sindaca Ilaria Bugetti. Il GIP ha riconosciuto gravi indizi di colpevolezza ma non ha applicato misure cautelari nei suoi confronti in seguito alle dimissioni.

Prato – Questa mattina i militari del R.O.S. Carabinieri di Firenze hanno eseguito un’ordinanza di applicazione della misura degli arresti domiciliari nei confronti dell’imprenditore Riccardo Matteini Bresci, indagato per il reato di corruzione (artt. 110, 318, 321 c.p.), in qualità di corruttore di Ilaria Bugetti, sindaca dimissionaria del Comune di Prato.

Nel provvedimento cautelare, il Giudice per le Indagini Preliminari ha riconosciuto gravi indizi di colpevolezza a carico di entrambi gli indagati, ritenendo dimostrati tutti gli episodi contestati dalla Procura. Secondo il GIP, la sindaca Bugetti avrebbe agito in conformità alle richieste dell’imprenditore, in virtù di un rapporto di amicizia e gratitudine, maturato per i benefici ricevuti nel tempo.

La misura cautelare è stata applicata solo a carico di Riccardo Matteini Bresci, in quanto il GIP ha evidenziato il concreto pericolo di reiterazione del reato, sottolineando una sua tendenza a strumentalizzare soggetti in cariche pubbliche per piegare la funzione amministrativa ai propri interessi.

È stata invece rigettata la richiesta di misura cautelare nei confronti di Ilaria Bugetti. Tale decisione non è dipesa dall’assenza di gravi indizi di colpevolezza, che sono stati riconosciuti, ma dal venir meno delle esigenze cautelari a seguito delle dimissioni dalla carica di sindaca. Sebbene le dimissioni diventeranno irrevocabili solo dopo il termine previsto di venti giorni, il GIP ne ha riconosciuto la serietà e l’efficacia preventiva, escludendo così il rischio di reiterazione del reato.

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