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M5S, cade il limite del doppio mandato

Via libera con oltre 43mila sì su 51.400 votanti: tornano in gioco i big del passato, da Roberto Fico a Virginia Raggi.

Roma – È ufficiale: il Movimento 5 Stelle ha definitivamente superato il limite dei due mandati. Si è conclusa ieri sera la consultazione online durata quattro giorni che ha visto partecipare 51.400 iscritti su 99mila aventi diritto, con oltre 43mila voti favorevoli alla riforma delle regole interne.

Le nuove regole: flessibilità con contrappesi

La riforma introduce diversi meccanismi per evitare che i ruoli istituzionali si trasformino in una professione permanente. Tra le novità principali: il sistema “stop and go” che permette di tornare dopo una pausa di una legislatura, le deroghe del 5% dei candidati concesse dal presidente e votate dagli iscritti e la diversificazione dei livelli istituzionali. Un parlamentare che ha completato due mandati può così candidarsi in Regione o nei comuni.

Altri punti significativi della riforma prevedono che i mandati nei comuni sotto i 15mila abitanti non vengano conteggiati nel limite complessivo. Inoltre, ogni iscritto potrà beneficiare di una sola deroga durante tutta la sua carriera politica. Il nuovo Codice etico del M5S stabilisce anche che gli esterni candidabili come indipendenti, proposti dal presidente, non potranno superare il 5% del totale delle candidature.

La rottura definitiva con Grillo

Le nuove regole recepiscono quanto deciso dagli iscritti all’assemblea costituente di novembre a Roma, sancendo uno strappo definitivo con Beppe Grillo, fondatore del Movimento che si era sempre opposto a questa modifica. La decisione rappresenta un cambiamento epocale nella filosofia originaria del M5S, che aveva fatto del limite dei mandati uno dei suoi principi fondamentali.

Rottura definitiva con Beppe Grillo

I big pronti al ritorno

Il via libera della base apre nuove opportunità per i volti storici del Movimento rimasti fuori dalle candidature per il vecchio limite. Tra i nomi che potrebbero tornare protagonisti: Roberto Fico, che ha il via libera per la Campania e in futuro Vito Crimi e la vicepresidente vicaria Paola Taverna, attualmente impegnati negli uffici del Movimento.

Roberto Fico

Nella lista dei possibili “ritorni” figurano anche l’ex sindaca di Roma Virginia Raggi, l’ex sottosegretario Stefano Buffagni, l’ex ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, oltre a Riccardo Fraccaro, Nunzia Catalfo, Gianluca Perilli, Carlo Sibilia, Luigi Gallo, Laura Bottici, Paola Carinelli e Roberta Lombardi. Non è comunque certo che tutti abbiano l’intenzione di tornare in Parlamento.

Raggiunto il quorum per la modifica statutaria

Ultima novità significativa: per pochissimo è stato raggiunto il quorum del 50% degli iscritti (50,13%) necessario per la modifica statutaria che trasferisce le funzioni del garante – figura di Beppe Grillo soppressa a novembre – al Comitato di garanzia, oggi composto da Fico, Raggi e Bottici. Anche questa proposta risulta quindi approvata, completando il processo di ridefinizione della governance interna del Movimento.

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