Dopo 10 mesi riemerge il superyacht affondato nel tragico naufragio del 19 agosto 2024. Sette le vittime, tra cui il miliardario britannico Mike Lynch.
Palermo – Dopo quasi un anno, il relitto del Bayesian è tornato a galla. Questa mattina intorno alle 11, i tecnici della Tmc Marine hanno sollevato il superyacht da una profondità di 49 metri nelle acque di Porticello, dove era affondato il 19 agosto 2024. Lo scafo, ancora impregnato d’acqua, è stato imbracato e sarà trasferito domani in secca nel porto di Termini Imerese per le successive operazioni di bonifica.
Alle delicate manovre partecipano circa 60 operatori specializzati. Le operazioni di recupero, particolarmente complesse e costate oltre 25 milioni di euro, prevedono lo svuotamento dello scafo dall’acqua e, una volta in secca, la rimozione di circa 18mila litri di carburante e oli.
La tragedia del 19 agosto 2024
Quel giorno, il Bayesian affondò improvvisamente di prua al largo della costa palermitana. A bordo si trovavano 22 persone, ma sette persero la vita: sei passeggeri e un membro dell’equipaggio. La Procura di Termini Imerese escluse subito l’ipotesi di una tromba marina, indicando piuttosto un downburst, un evento meteorologico violento ma localizzato. Il veliero si trovava regolarmente nella rada e fu colto di sorpresa da un fronte improvviso. Nella tragedia morirono l’armatore Mike Lynch, 59 anni, e la figlia Hannah, 18 anni; il cuoco di bordo Recaldo Thomas, 58 anni, e i passeggeri Jonathan Bloomer, 70 anni e la moglie Judy, 71 anni, Chris J. Morvillo, 59 anni e la moglie Neda Nassiri, 57 anni.
Un comandante sotto accusa
Per il naufragio è indagato il comandante James Cutfield, accusato di naufragio e omicidio plurimo colposo. Le indagini della Capitaneria e della Guardia Costiera, coordinate dai pm Ambrogio Cartosio e Raffaele Cammarano, dovranno ora confrontarsi con i nuovi elementi che emergeranno dal relitto recuperato.